giovedì 11 dicembre 2008

Segnalazione incontro Maria Do Carmo Ferreira De Silva


Segnalo su questo spazio multimediale l'incontro organizzato dall' Associazione Papa Giovanni XXIII (Progetto Rainbow)e concordato con la provincia a chiunque fosse interessato. Una buona occasione per crescere nell'accoglienza e nella conoscenza reciproca.

Martedi 16 Dicembre, ore 20.30
c/o Centro Missionario Diocesano
Via S. Giovanni Bosco 7, TRENTO

martedì 4 novembre 2008

antropologhe , zucche e fiabe

Ho letto le gustose esternazioni di Guzzanti a proposito di criteri mignottoratici di distribuzione delle cariche pubbliche, e le ho collegate ad un caso personalissimo. Chi non volesse ficcarci il naso, si astenga dalla lettura .( Ragion per cui...l'attenzione si alzerà vertiginosamente! )
Ho notato che in Trentino abbondano le zucche e le antropologhe . Qualcuna di loro , in cerca di protezione politica , di potere e di denaro, per raggiungere questi obiettivi si comporta come la strega malefica delle fiabe di cui straparla, la matrigna o la sorella cattiva, più che da onesta e laboriosa fanciulla . Mascherando abilmente la sua natura corrotta, inganna vecchi e bambini: versando fiumi di lacrime commuove i creduloni , e nascondendo il ghigno sotto un sorriso conquista gli ingenui. Indossa panni altrui per nascondere i propri ; è alleata del male ma finge natura angelica. Ma chi le si avvicina con cuore puro prima o poi ne vedrà gli occhi torbidi e ne sentirà il fetido fiato . Anche se non vorrei crederci, può darsi che , a lei , la fiaba riservi un lieto fine : in questi tempi così amari i valori sono infatti puniti e le malefatte premiate, come successe a Pinocchio che fu imprigionato dal giudice perchè aveva il torto di essere stato derubato. Alle antropologhe sue compagne propongo di aggiornare lo studio sui modelli femminili di conquista del potere : la ricerca può attraversare il mondo intero o le nostre piccole valli , e il risultato, forse, non sarà inedito.
A mio avviso si riproporrà ancora , in mezzo a tentativi scomodamente innovativi, il modello della seduzione sessuale tipico della doppia morale patriarcale . Doppia morale che in questi tempi di promesse elettorali ogni partito ed ogni movimento mostra di voler rifiutare in nome della trasparenza, della lealtà e della coerenza. Avere una doppia morale significa soprattutto fingere di essere puliti e liberi, ed essere invece sporchi e legati ai propri interessi. E' un modello "di taglia comoda", che alcune donne adottano tanto quanto i maschi. Se poi ci si mettono in due ad ingannare, maschio e femmina, tanto meglio : il loro guadagno ed il loro potere raddoppierà. A spese degli onesti e dei contribuenti.
Ma forse le cose cambieranno... non ho smesso del tutto di credere nelle fiabe, dove i cattivi , prima o poi , vengono scoperti e puniti .
E se vincesse Obama? Almeno non avrebbe come vicepresidente una cacciatrice di renne,favoreggiatrice di congiunti....

le zucche ( vuote) di Halloween




Venerdì 31 ottobre , nelle sale dell’Hotel Rovereto, si è tenuto un incontro sul futuro della scuola musicale, ben pubblicizzato dai quotidiani locali, che ne elencavano le ragioni ed i relatori, invitando cittadini ed amministratori a parteciparvi.
La vicepresidente della Provincia ed Assessore alla Cultura ha accolto questo invito, intervenendo per comunicare le proprie valutazioni sul sistema della formazione musicale provinciale.
Il sindaco di Rovereto , utilizzando le facoltà di veto di cui si è più volte avvalso, non vi ha partecipato ed ha imposto al direttore della scuola ed ai docenti di non prendere la parola sul tema.
Cosa che quasi tutti hanno fatto: spettatori e muti. Erano invece presenti , ma non sino alla fine del convegno, una consigliera di maggioranza e la dirigente dell’ufficio cultura del Comune . A differenza loro, i direttori delle scuole musicali dei Minipolifonici di Trento e della Jan Novàk di Villa Lagarina sono rimasti sino alla conclusione dell’incontro. Nessuno, ve lo testimonio, indossava costumi per la festa di Halloween, neppure la zucca gialla d’ordinanza.
Pare però, leggendo le cronache dei giornalisti intervenuti all’inizio del convegno , che fosse presente un personaggio alle cui affermazioni viene dato molto spazio , ma che nessuno ha notato : che fosse un fantasma di Halloween ? Da dove ha seguito , questo signore, un convegno durato dalle 15.30 alle 19.30 ? Forse da sotto il tavolo dei relatori ? E’ vero che era coperto da una lunga tovaglia, ma tenere per tanto tempo la posizione della “fiaccola sotto il moggio” è piuttosto scomodo. Il signore , a leggere le cronache giornalistiche, è intervenuto argomentando la sua posizione su ciò che è stato detto, opponendosi a quasi tutto, ma ben diverso è stato il comportamento leale del direttore di Minipolifonici, che ha dialogato “ in diretta” con i relatori ! Ed esprimendo pubblicamente alcune sue riserve.
Il convegno è certamente caduto in uno spazio di tempo scomodo, quello preelettorale, dove tutti i candidati percorrono tutte le valli discutendo e promettendo di tutto : ma la fase preelettorale non può trasformarsi in una sospensione delle normali attività culturali, non si chiudono le scuole perché gli insegnanti candidano, né gli uffici, né le istituzioni culturali in cui lavorano , nel timore possano essere indebitamente usati come pulpiti elettorali.
Certo è che l’argomento della scuola musicale è ancora “ caldo” , e che stimola ancora gli interventi dei plaudenti e dei critici. Le splendide relazioni di Quirino Principe e di Leonardo Taschera miravano a superare la fase dell’approvazione o del rifiuto delle scelte del sindaco, invitando a ragionare su come si possa fare, in presenza in Provincia di tante scuole musicali e di un Conservatorio, a “mettere insieme virtuosamente i pezzi “ per fare un progetto provinciale di formazione che non tolga nulla a nessuno, ma dia il massimo valore a tutti.
Una di queste scuole è la Civica” Riccardo Zandonai”, che in questo progetto potrebbe diventare un partner “ naturale” del Conservatorio.
L’idea di costruire una rete provinciale “ potente”, che valorizzi anche le “ cordate” delle scuole musicali di valle e di fiume, mi riconduce alla bella immagine della “ spada di Sigfrido “ presentata da Quirino Principe per spiegarne la difficoltà ma anche l’efficacia : la spada è spezzata, si cerca il modo per ricomporla. Ma i materiali raccolti per attaccarne i pezzi, se usati uno alla volta non sono efficaci e la spada si spezza di nuovo al primo colpo ; solo con la fusione di tutti i singoli materiali la spada reggerà alle nuove battaglie di Sigfrido. Può essere , questa, una metafora di ciò che sta accadendo oggi e che potrebbe non accadere domani ?
Quirino Principe ha anche spiegato come sono state sciolte , in modo progressivo , le Orchestre della Rai di alcune città: lo si è fatto rinunciando a stabilizzare i contratti per alcuni strumenti, chiamati a suonare con ingaggi di quindici giorni in quindici giorni a seconda della necessità. Fu l’’inizio della fine di una struttura compatta! Il pensiero corre nuovamente ai precari della Civica, stabilizzati fino a giugno con un contratto firmato con altra scuola…loro sì corrono il rischio di indossare le bianche lenzuola di Halloween!
Cero che il coordinatore del convegno non è il Sigfrido della saga nordica, è solo un consigliere provinciale schierato a destra! Ma è anche certo che questo consigliere è stato promotore di una mozione provinciale sul futuro della scuola musicale , da lui sottoposta al sindaco di Rovereto e dallo stesso sindaco di Rovereto approvata in quanto coerente al suo progetto. Come è finita ? Che la mozione è stata presentata e votata all’unanimità poco tempo fa in consiglio provinciale , dopo ampia discussione e dopo la presentazione degli emendamenti ricordati dalla vicepresidente della PAT, schierata a sinistra .

Beato Halloween bipartisan!
Alla prossima festa delle zucche.

mercoledì 29 ottobre 2008

C'è un dottore ?

La vita delle istituzioni roveretane , sottomesse con la forza dal sempre più cupo Duga , ogni giorno offre spunti di riso e pianto. Scegliete voi la reazione che vi corrisponde di più, leggendo questa storia .
Il luogo : la Civica Scuola Musicale, ormai scossa come i cavalli del Palio di Siena . Il tempo : tre settimane fa . La vicenda : un/ una docente di stretta fede guglielmina occhieggia sul tavolo dell'entrata una distesa di fotocopie. Sente una voce ( eh sì, gli/le adepti /e di questa setta le sentono spesso ) che fa il nome di una anziana allieva della scuola , che ha avuto il torto di contestare il sindaco sulle scelte da lui ( ? ) recentemente effettuate a proposito della scuola musicale roveretana . Il /la docente immediatamente esercita le sue brillanti doti matematiche : fotocopie + nome dell'allieva = bisogna telefonare subito subito in alto loco per denunciare una sicura malefatta.
Parte l'indagine : dall'alto loco alla dirigente, dal dirigente al capoufficio, dal capoufficio alla segretaria, dalla segretaria ai bidelli .
Si ripercorre la trafila in senso contrario , per comunicare che si tratta di un falso allarme. Le fotocopie non erano altro che lettere istituzionali da consegnare agli iscritti alla scuola : anche alla allieva bradipolpa , " che rema contro " il dio del mare Guglielmone Poseidone , costretta dalle vicende della sua vita personale a cambiare casa : in attesa del nuovo recapito postale, la lettera le verrà consegnata direttamente , quando passerà per la lezione. Dunque niente malefatte, peccato!
La bradipolpa , venuta a conoscere la storia da ambienti extrascolastici ( Rovereto è piccola e la gente mormora ) si presenta in consiglio comunale - di cui è componente - , si avvicina all'alto loco e chiede di poter fare "mille fotocopie".
Alla domanda : " e perchè" ? risponde sorridendo : " perchè la scuola musicale è chiusa".
Battuta poco apprezzata , anzi !
Stigmatizzando la scorrettezza di docenti/dipendenti /vassalli trasformatisi in efficientissime spie , riceve uno stupefacente commento : il dipendente/docente/vassallo ha fatto bene a telefonare in alto loco, perchè , non potendo intervenire direttamente ( e perchè no ? ) si è rivolto a chi poteva farlo .
" E come definisce Lei questo comportamento ? " chiede la bradipolpa , i cui occhi nel frattempo sono diventati grandi come due piatti da pizza per la sorpresa.
" Collaborazione", risponde l'alto loco.
"No, si chiama collaborazionismo", conclude la consigliera.
Di più : si chiama delazione.
Povere istituzioni... versano in pericolo di vita, proprio come la democrazia a Rovereto ed in Italia.Ma ci sarà un dottore ?
E adesso che avete letto, avete riso o pianto ?
Sono curiosa di saperlo .

proposta di mobilitazione

Non posso pensare senza angoscia alla morte per lapidazione di una giovane donna somala, fatta eseguire ieri dai talebani allo stadio di Chisimoio.
Le sue grida strazianti feriscono a morte anche me, vorrei essere stata lì, avrei voluto correre verso i suoi torturatori come ha fatto uno dei suoi parenti per combatterli, avrei voluto che la gente lì presente, ed obbligata ad assistere, si fosse ribellata. Anche perchè , nel tafferuglio seguito a questo tentativo, è stato ucciso un bambino.
Uccidere donne e bambini è uccidere, davvero, il futuro : e chi conduce queste barbare guerre " moderne" per il controllo dei territori in nome del potere e del denaro lo sa bene.
Credo che queste donne debbano essere chiamate màrtiri da tutti i popoli e da tutte le religioni.
Di tutte le notizie lette ed ascoltate questa mattina, è questa per me la più toccante.
Perchè aggiunge crudeltà a crudeltà, nella lotta continua che il patriarcato - non solo quello talebano, e non solo attraverso le lapidazioni, e spesso con la complicità femminile, conduce contro il principio femminile della vita, della gioia, della speranza per tutti e tutte.
Leggete "Leggere Lolita a Teheran", una splendida testimonianza dall'interno di un regìme ipocrita : mi ha impressionato ciò che viene riportato sul risvolto di copertina, dove si legge che i maschi talebani possono avere rapporti sessuali con gli animali, con l'unico divieto di consumarne - dopo - le carni : hanno ragione coloro che descrivono la nostra umanità sull'orlo della pazzia collettiva e della paranoia .
Lapidare le donne , costringere i bambini ad ammazzare " da soldati", togliere dignità alle donne con la violenza , la menzogna e l'inganno , togliere loro la vita psichica oltre che quella fisica, sono delitti che, davvero, gridano vendetta al cielo.
Vorrei che le nostre grida fossero tante, ed alte, e che contro la morte delle donne per lapidazione ci fosse una mobilitazione planetaria

martedì 23 settembre 2008

la lezione di Silvio

Nella nostra provincia, tra pochissime settimane, i cittadini ( e le cittadine ) sono chiamati a votare per eleggere la nuova amministrazione provinciale.
Da mesi in Trentino è all'opera uno speciale laboratorio dove si creano OpGM ( organismi politici geneticamente modificati ) , ottenuti incrociando avversari ed alleati .
Un esempio ?
Il Comune di Rovereto ha un vicesindaco -segretario-di partito che alle elezioni comunali del 2005 ha candidato contro il centrosinistra , messo all'opposizione grazie anche alla sua scelta ; ora si presenta alle elezioni provinciali in favore del centro sinistra, in ciò giustificato dalla fame di voti del centro sinistra stesso.
Leggo nel programma elettorale che il centro sinistra , di cui il vicesindaco ora è miracolosamente esponente, si propone di riservare un terzo dei posti nei cda alle donne ( ad un prossimo post la riflessione sul tema : c'è donna e donna, ossia c'è la donna che segue ancora il modello patriarcale di gestione del potere e quella che cerca di svincolarsene faticosamente ) .
Ma due anni fa la maggioranza cui il vicesindaco di Rovereto appartiene ha votato contro una mozione presentata dalla minoranza di centro sinistra , che suppergiù proponeva la stessa misura di equità per le nomine negli enti . Hanno votato contro anche le donne di quella stessa maggioranza !!!
Il sindaco della città di Rovereto è stato eletto anche con i voti del centrodestra , necessari e graditi ; di conseguenza ha sempre maltrattato la minoranza di centro sinistra , non appena essa osava esporre il proprio dissenziente punto di vista .
E adesso , da che parte sta ?
Ho l'impressione che, a parte qualche lodevole eccezione, tutti stiano correndo all'impazzata attorno alle sedie come in quel gioco, ve lo ricordate ? Il gioco della sedia, mi pare.
Ci sono tante sedie quanti sono i giocatori , meno una : si corre al suono della musica e, appena la musica cessa, tutti cercano di sedersi sulla sedia più vicina. Uno solo resta necessariamente in piedi e paga pegno.
Chi rimarrà fuori, questa volta ? Lorenzo o Sergio ?
In quel momento , il nostro sindaco ed il nostro vicesindaco, da che parte staranno ?Contro, a favore, a favore, contro ? Franza o Spagna ... ?Tutto va ben, madama la marchesa.
Nulla di nuovo: anche in questo Silvio ha fatto scuola.

lunedì 22 settembre 2008

il lamento di Veronica

Leggo sulla stampa locale che un piccolo comune del Trentino ha nominato una assessora al gioco, che promette di far giocare tutti dai 0 ai 99 anni.
Credetele sulla parola, io l'ho conosciuta.
E' molto esperta in giochi antichissimi , quali quello della falsa amica, che frequenta la tua casa, ti chiede aiuto, ti fa mille complimenti, e nel frattempo fa giochi per adulti con tuo marito.
Quello della falsa amica della figlia, che cerca di allontanare dalla madre per conquistarne la complicità .
Quello della complice nel tenere nascosto " un amore più forte di tutto", attraverso il quale la nuova coppia " conquisterà il mondo" .
Quello dell'ipocrita che attribuisce ai pettegolezzi delle amiche e non al proprio comportamento la separazione della coppia.
Quella della predicatrice di valori , che per prima vìola.
Anche lei vittima di una scissione interiore, che non la rende diversa da altri " politici" .
E se questa è la novità... povera la politica, e povere le donne e poveri gli uomini che si sforzano di vivere nel codice della lealtà, pur con tutti i limiti e difetti di ogni umana condizione, e rifiutano di vivere in quello della menzogna e dell'inganno. E vogliono diventare grandi non sopra gli altri, ma in mezzo agli altri, come scriveva Concetto Marchesi
Ma riusciremo a cambiare, ne sono convinta .
Sono anche consapevole della profonda " intraducibilità" della sofferenza personale . Finora questa sofferenza ha trovato , per essere detta, le forme del pianto e del lamento ; ma anche delle parole , ricordate le " lettere di Veronica " ?
Romanzi, poesie. Quadri, sculture.
E post.

giovedì 18 settembre 2008

Malcostume Mezzogaudio ?

Tremendo quello che si legge sui quotidiani locali a proposito dei comportamenti di imprenditori, amministratori, politici, politici/imprenditori e via scrivendo, a proposito della gestione degli appalti . Mi indigna soprattutto la scissione che ormai devasta tanta politica e tanta amministrazione, scissione tra il dire ed il fare, tra comportamenti privati e comportamenti pubblici, scissione che premia i prepotenti, i furbi, gli ipocriti, coloro insomma che vivono nel codice della violenza morale, della menzogna e dell'inganno, e punisce chi adotta ancora il codice della lealtà e della coerenza. Sconforta leggere i commenti di alcuni pesonaggi pubblici, tenendo conto che molti di noi li hanno eletti : " d'ora in poi terremo gli occhi aperti " ( vuol dire che fino a questo momento li avete tenuti chiusi ? ) ; " io l'avevo detto, che ci voleva un comitato etico " ( noi elettori eravamo certi che bastasse un codice etico ); " avrei voluto dimettermi , perchè questa è una brutta botta, ma poi mi sono detto che ho delle responsabilità verso i miei elettori " ( solo adesso, Lorenzo ? e prima ? ) .
C'è da piangere per l'avvilimento .
Perchè se qualcuno in questi anni ha fatto la parte del leone, moltissimi hanno fatto quella dei conigli.
C'erano una volta - in tutta Italia, ed anche in Trentino- degli amministratori pubblici che agivano ispirati da un fortissimo desiderio di giustizia sociale . Si sentivano al servizio dei loro cittadini . Cercavano di dare il buon esempio nelle grandi e nelle piccole azioni di tutti i giorni. Come Giorgio La Pira e Giuseppe Veronesi.
Non ne troviamo molti, oggi.
C'erano una volta imprenditori coraggiosi e leali, che sapevano fondare scuole e centri culturali accanto alle loro fabbriche, come Adriano Olivetti .
Non ne troviamo più di questi , oggi.
E nessuno può chiamarsi fuori: perchè piccoli e grandi aggiustamenti, favori, accordi magari non sempre illegali ma spesso moralmente inopportuni , li si è trovati e li si trova a destra e a manca . Antonio Rosmini scriveva che il politico può scegliere due strade . Accontentare la folla nelle sue richieste economiche immediate, senza un progetto che vada al di là del " qui ed ora" : scelta che assicurerà al politico una "popolarità bastarda" ( sono parole del Rosmini ) . Oppure rinunciare ad accontentare immediatamente la folla, preferendo far crescere la comunità non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista morale , scelta che comporta saggezza e tempi lunghi e che è senz'altro meno popolare , ma garantisce in prospettiva una qualità della vita- interiore, esteriore- molto più alta .
Uno dei modi che mi vengono in mente per reagire alla tristezza è quello di denunciare con forza la scissione tra il livello personale ed il livello pubblico, denunciarlo ogni volta che si verifica , chiedendo a chi vive e pratica questa scissione di ritirarsi .

L'Armida e il Fantasma

Et voilà : dal cappello del Fantasma dell'Opera è uscita una residenza universitaria per Rovereto.
Intitolata all' Armida Barelli, e gestita dalla cooperativa Il Sacro Faggio.
Che tempismo...Era dal 1996 ( 12 anni fa ) che s'attendeva.
Gli gnomi del bosco delle querce ( fuor di metafora: gli amministratori di Rovereto ) in quegli anni avevano chiesto all'Opera di far scaturire dal cappello una residenza universitaria che accompagnasse e completasse il progetto di insediamento di un polo universitario cittadino . L'edificio dell'ex Hotel Rialto , di proprietà di un privato, aveva il vantaggio di essere in centro città , accanto alla prima sede universitaria di palazzo Todeschi.
Colloqui, sopralluoghi, valutazioni, stime : ma il progetto viene lasciato in sospeso , perchè secondo l'Opera non c'è ancora un sufficiente numero di studenti che giustifichi la costruzione di una residenza e la ristrutturazione costerebbe troppo. Quando il proprietario vende l'edificio, stanco dei tiramolla, qualcuno dice " peccato ! stavamo per comprarlo ! " e non se ne fa nulla .
Passano gli anni : gli gnomi del bosco delle querce tornano dal Fantasma dell'Opera , chiedono di nuovo una residenza universitaria perchè nel frattempo il polo universitario ha prodotto fiori e frutti , e propongono altri due edifici, questa volta di proprietà pubblica : la vecchia caserma della finanza sul Leno, e casa Ferrari di piazza della Pesa. Sono due edifici da ristrutturare, ma hanno il pregio di trovarsi in centro, accanto ai luoghi più belli della città, e visto che si vorrebbe fare della città intera un bel " campus"...
Colloqui, sopralluoghi, valutazioni, stime : anche di questo progetto non si fa nulla.
Finchè non arriva la bella notizia : nei nuovi edifici di via della Gora 11 ci sarà una residenza universitaria... l'Opera ha comperato degli appartamenti, che potranno essere abitati dagli studenti ( va anche in rima ).
La segnalazione c'è già : residenza Universitaria Opera Armida Barelli. Nè pubblica, nè privata, solo sussidiaria ( fa rima con universitaria )
Viva l'Opera, viva le Opere ( buone ).
Gli gnomi del bosco adesso sono finalmente contenti ?
Oh yeah !

giovedì 11 settembre 2008

lucciole e lanterne

Insomma, la Maraministra ha emanato l'editto : basta lucciole per strada. Sembra che si voglia risolvere una volta per tutte il problema delle ( cattive ) abitudini sessuali dei maschi italiani, punendoli se la loro ricerca di "spasso" ( chiamiamolo così, sapendo che per la donna/ prostituta lo spasso è finzione scenica , mentre la fatica è autentica ) continua ad essere pubblica .Perchè di questo si tratta : è la mala educacion sessuale maschile ( prevalentemente maschile, per ora ! ) che compra sesso nei mercati all'aperto, soddisfacendo i gusti più vari . Una mala educacion che non va per il sottile , non distingue tra chi vende sesso per una libera scelta del modo di guadagnarsi la vita , e chi vi è obbligata, minorenne o maggiorenne che sia, perchè ridotta in schiavitù dalle mafie nazionali ed internazionali : in questo c'è del vero in ciò che dice la Maraministra .
Ma dove continuerà lo scambio sesso- contro - denaro ? ( non usiamo mai, per questo mercato, la bella espressione " fare l'amore", non c'entra proprio ! ) Perchè è garantito che continuerà. Nei motel e nelle aree dedicate ? Chi controllerà questo commercio, chi proteggerà le ( i ) minorenni e le donne ridotte in schiavitù ?
Il sospetto che con questo dispositivo si voglia nascondere la spazzatura sotto il tappeto è venuto a tanti, perchè il tema della sessualità maschile e del suo modo di esprimersi va affrontato fino in fondo e con coraggio . Ripulire le strade non basta: il carcere per il cliente non basta, in quel mese ( se sarà inflitto ... ) Rimandiamo nel carcere di casa gli extracomunitari che delinquono per fare posto agli sfigati ed agli sporcaccioni ? Mi sa che i " posti a sedere " in quel teatro non basteranno !!! Ed i processi chi li farà ? Si strizzeranno d'occhio tra maschi giudicanti e giudicati ? Durante il soggiorno carcerario , qualcuno farà riflettere sulla somma ingiustizia di chi adopera per il proprio singolo , quasi solitario piacere , una donna ridotta in schiavitù, , un minore ? Ricordo un bello studio di qualche anno fa curato da Vittorino Andreoli sulle "tipologie del cliente" . C'è anche una terribile, esplicita autobiografia di Carla Corso ("Ritratto a tinte forti"), una prostituta del Comitato di Pordenone fondato da Pia Covre, che descrive il suo " mestiere " in termini molto realistici, specie per quel che riguarda il comportamento dei clienti. E ci sono film terribili sulla moderna tratta delle schiave.
Mi irrita molto un fatto : il contesto governativo in cui la Maraministra si è ingrigita ( mi verrebbe da scrivere " e coperta le tette"), il primo ministro è il più grande spacciatore di culi , tette e bave dell'universo mediatico, anche in orari cosiddetti " protetti". Come la mettiamo ? Tanto per ricordare la necessità di dare il buon esempio, e quella di non dare scandalo...
E che ne è della educazione affettiva nelle scuole, di fronte ai modelli Briatore & Gregoraci ? Solo per fare due banalissimi nomi. Costretti da Silvio nostro a regolarizzare la scandalosa unione con un matrimonio superriparatore, che neanche l'Attak o il Velcro....
Quale è il messaggio più potente ? Con questo editto si è pensato di contribuire ad una linda educacion maschile e femminile , capace di far capire che lo scambio sessuale è uno scambio di altissimo valore , significato e gioia reciproca ?
Ho l'impressione che siamo solo all'inizio di un percorso spinosissimo, che i maschi , soprattutto, hanno poca voglia di fare. Eppure...dal letame può nascere un fior ?
In zona ci sarebbe bisogno di un gruppo di volontari che soccorressero le prostitute di via Brennero: altre zone, altre regioni, già lo fanno. Io ne conosco alcuni dell'Associazione Papa Giovanni XXIII (http://www.apg23.org/cgi-bin/pagina.cgi?id_pagina=antitratta), ma ne esistono anche altre di proposte simili con varie modalità. Se ascoltiamo le loro testimonianze su clienti e povere donne , proviamo pena, rabbia ed anche desiderio di reagire. Non solo spostando le lucciole.

tutti i colori del verde

La sposa in verdone, gli invitati in verdino, le damigelle in bianco con la fusciacca verde acqua ( ma una piccolina aveva , sotto l'abito , le scarpette rosse : graziosa , incolpevole bandierina! se ne saranno accorti ? ) Verde ramarro le decorazioni dei bianchi gazeboni, sotto i quali si sono riuniti brindanti amici e paranti: le dame affondavano nel verde prato i vertiginosi tacchi a spillo ( alta moda santanchè ); in testa a qualcuna svettava un tondo, aereo cappello, ma poche avevano osato vestire di verde perchè, si sa, "chi di verde si veste, di sua beltà si sveste". E poi, ai matrimoni non si fa concorrenza alla sposa, indossando abiti che potrebbero metterla in secondo piano.
Vi assicuro che nessuno, quel giorno, ci è riuscito !
Neppure Alois da Bozen, nè Lord Castle da Roma ( ladrona ).
Mentre le dame si gettavano nei soliti feroci ma gustosi pissi pissi pre e post matrimoniali, i maschi concordavano a gruppetti la prossima , divina campagna elettorale, tentando di non passare informazioni ai fratelli Kessler, pure essi seduti sotto un gazebone; la cravatta ( verde ) d'ordinanza Gianni e Lorenzo però non l'hanno indossata , fiduciosi nella ben nota tolleranza leghista per i "diversi".
Al momento del taglio della torta, altro che t'amo pia sposa : è stato tutto un t'amo pia Padania,
e scommetto che l'Eccherina ha pensato : " Chissà se è aperto il cancello ?"
L'aria , da verde si faceva via via più bruna; scorrevano fiumi di Isera Etichetta Verde; i pesci rossi del laghetto trascoloravano verso il verde rana, geneticamente modificati per via delle cicche di sigaretta gettate nella ormai intorbidita acqua.
Si aprivano e chiudevano in continuazione le porte delle quattro gabbiette /toilette, davanti alle quali la fila era più lunga che davanti al tavolo della torta. Saranno stati gli spinaci a commuovere ( le viscere ) ? I peperoni verdi? I pomodori verdi fritti ? O la ciuiga ? ( come la mettiamo, che ha dentro le rape... rosse ? )
Bisogna dirlo, l'atmosfera era di piacevole , normalissima e provincialissima cagnara : nessuno era verde di rabbia o di bile : anzi, per un diabolico gioco ( politico ) della sorte, tutti quei bei visi-verdi dopo qualche ora di danze, canti e cotillons erano diventati.... rossi !!!
Sergio, ad imitazione delle nozze di Canna, cercò inutilmente di trasformare l'acqua in vino verde : gli veniva sempre rosso ( il vino ), e comprendendo che l'esperimento avrebbe favorito Dellai , si attaccò al bottiglione di schnaps che gli aveva portato Alois-dalla- moglie -fresca. Chisà perchè, mi viene in mente un altro colore, il verde.. pisello !
" C'è da spostare un mercedes! c'è da spostare una biemvù! " Questa invocazione risuonava come un intervallo pubblicitario tra una danza e l'altra , ed interruppe persino il grido " Facciamo sentire all'Umbeerto il nostro ciaao", perchè l'Umberto aveva telefonato in diretta ( vodafonica ? e sarà stato intercettato ? ) i suoi auguri alla verde coppia ( nel senso di giovane, fronzuta, e dalle forti radici identitarie ). I leghisti , così singolarmente radunati , sono esplosi in un entusiastico coro : Um-ber-to, Um-ber-to, qui il cielo sta coperto, il sondaggio è ancora aperto, il Divina è un poco incerto, ma ...gettando la cicca nel laghetto e sospirando alle stelle nascoste nel verde fogliame ,
chissà
quale desiderio espresso avrà ?
T'amo pia Lega...
Insomma, tanti baccani per nulla. Oops, scusate, tanto baccano per nulla.
Oh, non lìho mica scritta io ! E' una commedia di William Shakespeare, sì, insomma il nordico Guglielmo ( no, ancora lui ! )Scèkspir !

mercoledì 3 settembre 2008

c'è gazebo e gazebo

Se ne parla da settimane, qui nel nordico villaggetto : sabato prossimo ci sarà un "grande matrimonio" con ospiti di altissimo rango politico, dunque fervono i preparativi , il brivido mediatico scorre già lungo la schiena degli indigeni, il gossip impazza : ci sarà l'Umberto ? ci sarà il Roberto ?
Leggiamo che il ricevimento si terrà in uno storico parco privato: se occhieggiaste attraverso il cancello d'entrata, potreste ammirare già adesso tre amplissimi gazebo di bianchissima tela, sotto la quale gli illustrissimi ospiti festeggeranno i felicissimi sposi e viceversa.
Chissà perchè, mi vengono in mente i gazebo piantati in città all'insegna degli appelli " Fuori gli immigrati ! " " No alle moschee " !
Gazebo più modesti, direi : li avranno cuciti insieme , per fare quei tendoni nel parco ?
E se sotto i gazebini stavano i fieri sbandieratori di quelle proposte , sotto i gazeboni si ripareranno dal sole o dalla pioggia le belle teste che le hanno concepite .
Indovinate dove ci saranno più vuoti d' aria ?

rieducazione civica

C'erano una volta un 'insegnante di lettere ed una classe di terza media .
Era bello lavorare con i ragazzi e le ragazze della 3 G : intelligenti, generosi, a volte in rissa con il mondo intero come tutti i preadolescenti.
Una mattina passo lungo il corridoio dove si affacciano la nostra aula ed i nostri servizi.
La porta del bagno dei maschi è aperta: sbircio dentro , colpita da alcune scritte sul muro: ma non ci sono solo quelle, trovo anche buchi nel muro , impronte di mani e piedi a diverse altezze, pareti scrostate... Osservando la grafia delle frasi, riconosco la scrittura dei miei alunni. Tutti -meno uno, il soave Alessandro - hanno contribuito a creare in quell'ambiente un' "opera d'arte" in pieno stile decostruttivista...
Entro in classe fischiettando , con le mani in tasca, ed avverto che il giorno dopo le lezioni salteranno. Ma non salterà la mattinata di scuola, perchè dovranno fare un lavoro speciale. Quello di pulire, ridipingere e ristuccare mura e pareti del bagno. Tranne Alessandro, i maschi sono tutti cooptati e niente storie.
Avviso i rappresentanti dei genitori, che approvano subito la mia decisione ; qualche papà si offre di portare tutto l'occorrente per fare un bel lavoro. Qualche figliolo prende quattro schiaffi . Altri tempi ? Forse...
Fatto sta che l'indomani sono tutti al lavoro, diretti da alcuni genitori. Puliscono, imbiancano, stuccano.
Alla fine sono stanchissimi , ma guardando il loro lavoro si fanno sfuggire un sorriso di soddisfazione.
Il giorno dopo li sorprendo ad apostrofare in modo deciso i compagni delle altre classi : " Guai a voi se sporcate il bagno , ci abbiamo messo un secolo, ma adesso questo nostro bagno è perfetto!".
E tale rimase tutto l'anno.
Io non ho fatto prediche.
Ho solo richiamato il principio della responsabilità personale di ciascun alunno, dandogli nello stesso momento la possibilità di riparare socialmente , e in modo concreto, visibile, un danno fatto alla società.
Se penso agli ultras napoletani ( concordo con chi attribuisce loro una qualità " politica": sono una "massa di manovra "troppo ben organizzata , e presente in altre occasioni sociali quali ad esempio le manifestazioni contro - ??? - l'emergenza rifiuti ) mi viene in mente che una riparazione sociale può darla il Napoli stesso : se la società sportiva fosse costretta non dico a rifare i treni distrutti, ma a pagar i danni ... anche quelli morali dei passeggeri messi in difficoltà ... non sarebbe un bell'esempio di ri/educazione civica ?

lunedì 1 settembre 2008

paura e coraggio

Però, che coraggio ! Mi dice qualcuno ogni tanto, leggendo od ascoltando quello che scrivo o dico.
Sgrano gli occhi, perchè non mi pare di meritare questo commento, a metà tra l'allarmato ( che cosa ti potrebbe succedere ? ) e l'ammirato ( la penso come te, ma non ho il coraggio di dirlo )
Mi sento una persona qualunque che vede, sente, pensa, sbaglia, si corregge... come tante.
Ho ripensato al film di Michael Moore sulla strage nella scuola di Columbine e sulla diffusione delle armi negli USA, ed anche al film American Beauty di Sam Mendes. I due registi approfondiscono un tema, quello della paura e della ansia indotta dai governi federali nei cittadini statunitensi con lo scopo di tenerli buoni buoni , non pensanti, obbedienti e consumanti.
E in Italia ...succede lo stesso .Quello che leggo in questi giorni negli articoli di fondo dei quotidiani nazionali segnala lo stesso comportamento . I potenti di turno martellano i cittadini con una gragnuola di colpi bassi , creando allarme , ansia, paura, senso del disastro prossimo venturo...
Meglio chiudersi nel proprio particulare egoismo. Chi resta fuori dalle mura del castello si arrangi. Comunitario od extracomunitario che sia.Cattivissimo esempio anche questa di mala educacion civile. Perch[ non offre ai giovani una speranza di futuro ma li inchioda ad un presente non pensante obbediente e consumante.

educazione civica :Rifiuto con Amore

Una delle "installazioni" della Biennale europea d'Arte Moderna e Contemporanea è un cassonetto a vetrina , dove le persone possono depositare oggetti a cui sono affezionati ma che ormai non usano più, e che qualcun altro può raccogliere per servirsene.
A questa speciale " opera" d'arte e di solidarietà è stato dato il titolo " Rifiuto con Amore ".
Credo che tutti facciamo fatica ad " abbandonare " certi oggetti, perchè ci hanno accompagnati in un tratto della nostra vita , ci sembra addirittura che abbiano raccolto e conservato in sè i nostri sentimenti...e vorremmo tenerli con noi.
Un giorno stavo " rifiutando con amore" davanti ad una delle sedi della Mostra di Rovereto la vaschetta del pesce Ugo, trasferito in un laghetto privato ; ho avuto la gioia di incontrare una nonna con due nipoti, che stava " rifiutando con amore" una zuccheriera ed un completo sale - pepe di vetro vecchiotto, ma pulito e lucidissimo.
Con pazienza spiegava ai due bambini che cosa stava facendo , e perchè : " Ci sono persone che possono averne bisogno... noi abbiamo quelle nuove, non ce ne servono due, non vi pare ? "
Ho pensato al mantello di San Martino, che lo divide in due per darne una metà al "povero".
Ho pensato anche all'educazione civica praticata e non predicata, al valore del " buon esempio" di tutti i giorni, che noi adulti DOBBIAMO impegnarci a dare ai bambini, ai giovani.
In attesa che torni un mondo migliore, anche grazie a queste piccole azioni.
Malgrado e nonostante...

educazione civica : i due mari

Un uomo di governo si tuffa in mare, attratto dalle bellezze del fondo. Lo fa in un parco marino , protetto dall'italico desiderio di profitto . Scoperto, si scusa.
Ma ha dato un ennesimo, pubblico, cattivo esempio di educazione civica.
Non credo che la sua collega , quella che GIUSTAMENTE ripropone l'obbligatorietà della educazione civica nella scuola, glielo abbia rimproverato in questi termini . Non ne avrà il coraggio, od avrà il timore di essere tacciata di essere una " maestrina" da parte dei compagnucci di una "classe" molto più scafata?
"Dai il cattivo esempio " !
Potrebbe sottolinearlo al collega che fa i gestacci, a quell' altro che spaccia via cavo un'educazione sessuale senza affetto nè rispetto, a quell'altro ancora che spiega le decisioni del governo dando la colpa ai cattivi che c'erano prima ( "cattivo è stato lui, cattiva è stata lei, mi ha preso i miei giocattoli, e lei mi ha preso i miei ", era una canzoncina della mia infanzia che ci invitava ad assumerci le nostre , individualissime responsabilità ) , a quello che interviene usando , per farsi capire meglio, più parolacce che parole.
Ma l'altro mare quale è ?
E' quello in cui scompaiono gli esseri umani indeboliti dal viaggio infernale organizzato dalle mafie , un viaggio che li porta via da una realtà problematica e li butta spesso in un'altra realtà , a volte ancora peggiore ; sul fondo del mare rimangono i corpi di bambini , giovani ed anziani sfiniti dagli stenti : l'uomo di governo ha visto anche loro ?
" Dopo", li vedono tutti : anche la chiesa delle istituzioni, che giustamente interviene a loro difesa. Ma non riesco a dimenticare che si tratta della stessa chiesa che ha sostenuto un governo che ogni giorno dà esempi di "mala educacion" civile.

lunedì 25 agosto 2008

Il gazebo di Kathryn

Una splendida amica americana, nostra ospite roveretana responsabile di un importante dipartimento di ricerca nell'Università di Harvard e mamma adottiva di due bellissime bimbe cinesi, mi racconta che l'anno scorso, in piena campagna leghista contro l'immigrazione - tout court - , si è fermata davanti al gazebo organizzato per raccogliere firme a difesa dell'identità della... nostra preziosa razza bruno alpina ed ha improvvisato una piccola, solitaria performance cantando " Anch'io sono un'immigrata...". Grande lo stupore dei presenti, increduli che una sosia di Nicole Kidman ( anzi, Katrhyn è se possibile ancora più bella ) potesse pronunciare quelle parole! Kathryn lo ha fatto per sè, per noi, per le sue bimbe cinesi, per ricordare che esiste una sola Razza, quella " Umana".
Ascoltandola mi è venuta un'idea : se e quando spunteranno ancora i bianchi gazebo, e questo magari in campagna elettorale provinciale sarà possibile, perchè non organizziamo qualche pacifica danza " di immigrati" attorno a questi punti di spaccio di rabbie, malumori, egoismi , timori? E' un modo per tornare a parlare insieme, magari anche con quelli che raccolgono le firme; è un modo per " fare opinione", per resistere all'ignoranza che viene giù come un'alluvione a distruggere memorie e progetti, è un modo per reagire gentilmente ai nuovi barbari che, strano a dirsi, oggi come oggi sono gli " antichi romani"...

sabato 23 agosto 2008

Manifesto per Manifesta

E andiamola a vedere, questa Mostra ! Ne vale la pena. Forse il costo del biglietto (15 euro ) è troppo alto, e se ci vuole andare una coppia ...fate il conto.
Però è una Biennale ; ed è una Biennale europea ; ed è una Biennale europea d'arte moderna e contemporanea: insomma si può fare il punto del " dove siamo arrivati".
Lo dice anche Alois da Bozen, che ricorda sprezzantemente a noi, profondo Sud del Tirolo - ed ha ragione, anche se ... con tutte quelle piume sul cappello... e le braghe di cuoio...ho il sospetto di un certo Provincialismo anche del Nord del Tirolo - la differenza tra la localissima festa della ciuiga ( è un salume dop ) ed una europeissima mostra d'arte.
Curioso poi che la cosiddetta Destra ( la definisco in questo modo perchè preferirei chiamarla non Destra, ma A Fianco dei Potenti , Ricchi e Famosi ) si sia mossa anche per demolire il Festival dell'Economia nel nome di un Festival dei Prodotti Nostrani, che l'Economia la fanno girare molto più vorticosamente delle parole di Rampini,Boeri & co.
A Rovereto Manifetsa sta dentro due edifici - la Manifattura e l'ex Peterlini - che forse conosciamo poco, e che con l'occasione si possono visitare bene .
Ci sono videoinstallazioni,sculture,pitture, fotografie, cortometraggi...Sorprese e misteri di alto e di medio livello, dipende dai gusti: a me è piaciuto moltissimo un video in bianco e nero di nove minuti, dove si vede una nave rompighiaccio che avanza in silenzio nel Mar di Barents , spezzando le enormi lastre da cui fiotta un mare fangoso ; la nave è preceduta da una figura umana che cammina lentamente su un mare ancora chiuso tra i ghiacci. E mi è piaciuta anche l'idea di aprire una porta in mezzo a sagome di fiamme ? montagne infuocate ? non ho capito bene : quando attraversi la porta , ti trovi in una stanza di fine Ottocento , con un letto di ferro, un pianoforte, una scrivania, ed una coppia vestita elegantemente che fa conversazione.
Di fronte a questa proposta puoi immaginarti quello che vuoi : attraversi fuoco e fiamme e trovi la pace, o il gelo di una cultura irrigidita, oppure sei nel cuore dell'inferno e ci trovi... la famiglia, oppure la memoria del passato si salva dall'incendio dei valori, vedi un pò tu!
In mezzo alla piazza c'è una piccola struttura di ferro, con una scaletta che ti fa raggiungere una stretta piattaforma ; lì in alto ci sono due panchette su cui puoi sederti e contemplare ( ? ) una piccola pianta di ulivo con appese delle campanelle tibetane ; nella piazza puoi anche cercare di sollevarti aggrappato ad un pallone aereostatico , che però si eleva di poco.
Questo alla Manifattura : all'ex Peterlini c'è l'idea molto curiosa di attirare gli spettatori verso dei piccolissimi fori praticati nelle pareti dell'edifici0, ti pieghi, incolli l'occhio , e ...non rivelerò che cosa si scopre...
Insomma, se andassimo a Manifestare , non sarebbe per fare un dispetto a Bondi /dop, nè un piacere a Durni/doc, ma per cogliere l' occasione di stupirci, irritarci, disgustarci ( tremendi i video/pulp ) ma anche scoprire quello che serpeggia SOTTO il nostro superficialissimo mondo. Che sembra tanto razionale, ma non lo è. Non è molto razionale neppure quello che si vede a Manifesta...
Però...

Rovereto c'è, non c'è, ci fa ?

Venerdì sera. E' ancora caldo, in città ci sono molte persone a passeggio. Sotto la cupola del Mart un gruppo di giovani e adulti balla con l'Associazione " Danzare la Pace " al suono della musica trascinante di un quartetto balcanico. Poche sedie, perchè quasi tutti i presenti si sono lanciati nella danza ; su due tavole è imbandito un piccolo banchetto di dolci casalinghi che confermano la sensazione di essere in buona compagnia, e danzando di essere vivi "dentro" , flessibili nel corpo, protagonisti attivi del momento . Piazza Malfatti : molta più gente che al Mart, non si riesce a passare da un lato all'altro. Gli spettatori di tutte le età assistono divertiti , seduti ed all'impiedi , ai dialoghi tra l'animatrice di Rovereto C'e' ed i suoi ospiti ( più o meno ) politicamente impegnati, che vengono elogiati perchè accettano di fare il karaoke davanti al pubblico . ( stavo per scrivere, con un tremendo lapsus freudiani, Karakiri ! ).
Due piazze, due modi di stare al mondo , liberamente scelti dai roveretani : buttarsi in mezzo o stare a guardare?
Faccio una fantasia sulle elezioni comunali del 2010, per fortuna ( mah ! chi è pronto alzi la mano ! ) abbastanza vicine : quante liste civiche si presenteranno ? E come si chiameranno ? E se una avesse il nome di ... Rovereto non c'è ( sui grandi problemi ) ma ci fa , purchè il conto ( personale) torni sempre ? Ho l'impressione che potrebbe ottenere molti , moltissimi voti.
Poi arriva un altro pensiero : I care, ripeteva senza sosta don Lorenzo Milani, mi importa , una espressione che deve diventare il motto che illumina ogni nostro istante . I care... anche della mia città ...
Io vorrei vederla "danzare la pace" molto di più, e chiedere con molto maggiore coraggio ai politici , locali e non, di mettersi in gioco , e non solo al karaoke !
Mi conforta un pò quello che ho visto sabato mattina in via Mazzini. Tre giovani musicisti ( volino, viola e violoncello ) suonano Vivaldi. Intorno si ferma una piccola folla di giovani, famiglie, bambini. E' un bellissimo momento . Sembra che ognuno di noi stia cercando di respirare una boccata d'aria pura, di catturare un istante di serenità e di pace, e mi sembra perfno che goda di poter dividere questa piccola gioia con i presenti...


in viaFontana1

Domenica mattina : città sonnacchiosa, cielo irritato, poca gente in giro.Via Fontana è una via centrale, su cui si affacciano molti negozi; a metà circa ha un dislivello di due gradini , che si può superare grazie ad una pedana che è stata costruita a fianco. Incontro A. che spinge sulla carrozzina la bella E. , la figlia operata ad una gamba e perciò ingessata. A. ed E. non sono riusciti ad usare la pedana, perchè l'accesso a questo facilitatore è ostruito da quattro robuste fioriere. Commentiamo assieme ad E. questa che ci sembra essere una vera assurdità . In questo modo si moltiplicano le difficoltà di chi ha già problemi di spostamento ; e siccome lungo la via sono stati fatti dei lavori di lucidatura del pavè, ipotizziamo che gli ingombri siano rimasti lì , dal giorno prima , per qualche misteriosa ragione attinente ai lavori pubblici . A. ha già scattato una fotografia ; ci organizziamo per segnalare l'indomani, attraverso la stampa , il disagio forte di chi non può utilizzare la pedana. Improvvisamente compare, in fondo alla via, un vigile urbano che con grande energia sposta le fioriere una alla volta, sorridendo ed imputando a giovani ( ? ) balordi quell'atto irresponsabile. La pedana torna accessibile.
Il "nostro Vigile Custode "si chiama L.
Dati i tempi che corrono a Rovereto ed in Italia, è meglio non farne il nome per intero, potrebbe essere rimproverato per essersi "comportato bene", cioè a vantaggio dei cittadini più deboli !
Con A. ed E. commentiamo anche il fatto che L. ha svolto il suo compito con grande discrezione; chissà perchè, abbiamo tutti e tre l'impressione che non tutti si sarebbero sentiti immediatamente responsabili del disagio , intervenendo di persona ad affrontare il problema come ha fatto invece L.

Il cielo si schiarisce, la città ...si sveglierà ?

mercoledì 13 agosto 2008

alla stazione dei treni1

Dopo un breve viaggio arrivo nella stazione di casa, con un Eurostar in ritardo di 35 minuti . Nello scompartimento mi hanno fatto compagnia due giovani conterranei proprio male in arnese, che si sono scambiati a voce alta irritati commenti sui ritardi dei treni, sulla quantità di cinesi che hanno invaso le città , sulla concorrenza degli extracomunitari nei posti di lavoro... Un campionario di lamentele " borghesi" che mi incuriosiva uscisse proprio dalla loro bocca ; ho pensato che , lamentandosi in questo modo , volessero sentirsi omologati agli altri passeggeri, e non troppo " diversi". Li aspettava sulla pensilina una ragazza molto giovane con un passeggino , che li ha accolti bestemmiando in modo vigoroso ed esplicito per il ritardo . Tutti e tre se ne sono andati di fretta ...verso dove ? verso quale casa ? Mi ha colpito lo sguardo del bimbo sul passeggino : triste, indifferente, come se ne avesse già viste e sentite abbastanza. Mi sono chiesta : come è nato ? come crescerà? Quando andrà alla scuola materna e ripeterà le bestemmie materne, come reagiranno le maestre ? Non hanno visto i suoi occhi, come oggi li ho visti io...occhi di chi vive senza cura, perchè i " grandi" che stanno con lui forse non ne sono capaci
Qualche minuto dopo altri " grandi" mi hanno fatto pensare , perchè hanno attraversato la strada spingendo i passeggini o facendo correre i piccoli figli a semaforo rosso, in mezzo alle macchine in moto. Nessuno, dico nessuno ha aspettato il verde. Quale è il messaggio?
Neppure questo è un messaggio di cura .

Sei piccolo : ti prendo in carico davvero, per farti diventare grande senza fretta, e con un sorriso. Ti penso mentre faccio le cose, mentre dico le parole.
Se solo potessimo ripartire da qui...


elezioni provinciali : adottate un /una giovane candidato/a

Un soprassalto di gioia mi ha scossa oggi, leggendo il titolo di un quotidiano locale : "PD, nuovi nomi per le elezioni provinciali ". Inforco gli occhiali, speranzosa nella resurrezione del buon senso e del coraggio politico , e che ti vedo ? Due nomi non vecchi, stravecchi ! Ambedue appartenenti alla nostra resistentissima ( al cambiamento ) e sinistra casta , capace di far sembrare rosso anche l'oro, e viceversa . L'unica " nuovità" è che questi due nomi si candidano alle provinciali, mi sembra sia la prima volta .
Mi cascano le braccia. Quando, quando capiremo che noi, vecchi e vecchie "volpi" della politica dobbiamo fare sul serio il gran passo... indietro ? E' chiaro che questo gesto non è sufficiente per cambiare le cose : occorre educare, incoraggiare, sostenere per tempo un " nuovo" o una " nuova" che voglia presentarsi alle elezioni, e per questo ci vuole pazienza e generosità .
Per quel che mi riguarda, anch'io sono stata contattata da una forza politica per candidare alle provinciali : ma ho deciso invece di " fare da madrina" ad una giovane candidata, accompagnandola nella campagna elettorale ed offrendole tutta la mia esperienza e tutta la mia riflessione sull'esperienza compiuta.
Non desidero semplificare un problema molto complesso come quello delle competenze nella rappresentanza , ma se fossimo in molti a dare questo " buon esempio" , qualche cosa si muoverebbe ?

sabato 9 agosto 2008

ma è impazzita 1

" Ma è impazzita ", ha commentato il sindaco Valduga durante un consiglio comunale, di fronte all'intervento di una consigliera che documentava accuratamente la propria posizione sulla scuola musicale, opposta alla sua ed a quella della sua giunta .
Commento gravissimo , in quanto elimina la dialettica , non riconoscendo all'altro -da - sè la qualità del raziocinio.
Commento strumentale , che il potere ha sempre usato per difendersi dalla necessità del controllo sulle proprie azioni .
Le dittature come il nazismo e il comunismo di Stalin, ma anche le chiese delle istituzioni , fino ad arrivare agli ipocriti che molti di noi hanno trovato e trovano sulla propria strada , hanno usato spesso questo mezzo ( è pazzo...è pazza...è impazzito... ) per non rendere conto di ciò che fanno , per difendere il proprio cattivo operato, per nascondere la loro avversione a chi dissente dalla traccia stabilita in modo univoco ed unidirezionale.
Commento che la dice lunga sulla incapacità di comunicare in modo non violento; specie quando non hanno più niente di valido da contrapporre.
Denunciare chi offende in questo modo una persona potrebbe essere un gesto di riparazione individuale.
Reagire politicamente , commentando in pubblico quanto in pubblico accade , può essere un gesto di riparazione sociale . Riparazione di un tessuto di relazioni che a Rovereto si sta facendo sempre più povero .





tutti in Marocco

Mercato del martedì, tarda mattinata. Banchi e banchetti, venditori e compratori. Colori, odori, rumori. Ci sono anche Signore per Bene , di una certa età, , vestite con estiva proprietà , borsetta e collanina di perle, un filo di rossetto: le vedo che guardano con il sopracciglio alzato un gruppo di donne giovani, con il vestito lungo e colorato, i capelli semicoperti da veli in tinta , tanti bambini attorno.
Stanno parlando tra loro nella lingua madre , si fanno grandi sorrisi; improvvisamente le signore per bene si stizziscono, alzano la voce, cercano la solidarietà dei roveretani presenti commentando acidamente " Ma pare proprio di stare in Marocco !!! ".
Viene subito da fare un pensiero : saranno appena tornate dalle vacanze ? E magari le hanno fatte in Marocco, e lo raccontano con un sospiro di felice stanchezza ?
Ma il Marocco che piace loro è quello che vanno a visitare da turiste ; come dà loro fastidio il Marocco che viene a visitarci da lavoratore ...

sabato 2 agosto 2008

bottiglie ,e bicchieri

La persona che mi ha insegnato a bere vino ? Mio padre. Decenni fa andava in un paesino vicino alla città, comperava una damigiana di Marzemino da un amico contadino, tornava casa e, nella sua cantina attrezzata per fare mille cose , travasava il vino nelle bottiglie usando il tubo di gomma della " ladra" . Un mezzo bicchiere a pranzo ed a cena l lo versava anche ai figli, ma solo quando avevano raggiunto l'ultimo anno delle superiori. Mia madre invece era astemia per scelta . Suo padre infatti, uomo afffascinante , benestante e scapestrato tanto da essere chiamato " Barabba " , morì alcolizzato a 45 anni. Ce ne ha sempre parlato senza remore , perchè voleva insegnarci a prendere noi le misure dell' alcool da bere, e a non permettergli di prendercele lui . Ci siamo riusciti : ma ricordo ancora lo choc di un incontro con il professor Hudolin, l'inventore della terapia di gruppo AlAnon ( Alcolisti Anonimi ) durante un corso di aggiornamento per educatori . Ci chiese se bevevamo del vino, e di alzare la mano per segnalarlo. Quasi tutti la alzammo, e lui ci gelò definendoci " possibili alcoolisti". La nostra reazione fu risentita , ci sentivamo offesi, ma poi il medico ci spiegò che l'accesso all'alcol poteva, anche senza una precisa volontà, diventare accesso all'abuso. " Non potete sapere come reagirete ad una frustrazione, ad una fatica, ad un dispiacere", ci disse : potreste anestetizzarvi con l'alcool e arrivare all'alcolismo senza neppure accorgervene. O ci potreste arrivare se vi sentite insicuri e l'alcol vi seda l'ansia e vi fa sentire più forti.
Da quel momento ho accettato il rischio segnalato da Hudolin, e per ora sono riuscita a non usare l'alcool nè come sedativo, nè come euforizzante ; per me è ancora un gradevole accompagnamento di ciò che "passa il convento " a tavola, specie se è una tavola di amici.
Credo che l'uso e l'abuso dell'alcool sia uno degli argomenti più importanti da discutere con i giovani : ma non si può farlo solo attraverso una denuncia per diffamazione , quando ti danno dell'alcoolista.
Varrebbe invece la pena spendere un pò di tempo e spiegare chi ti ha insegnato a bere - se bevi, e come e quando usi l'alcool, e segnalare il rischio di farsi del male, assumendolo come medicina dell'anima.
Ci sono tanti studi sulle motivazioni dell'abuso da parte degli adulti : molte sono connesse allo stress . Ce ne sono tanti anche sulle motivazioni all'abuso da parte dei giovani : spesso sono connesse al desiderio di " sballo" da una vita vuota di dialogo , specie tra generazioni diverse .
Giovani come barchette di carta a quadretti , fatte scivolare tra le onde anomale di un tempo scomodo ? Pare di sì: che lezione per loro sarebbe stata allora una conversazione tra generazioni, con l'adulto che li chiama , li rimprovera per quello che hanno detto, ma nello stesso tempo propone , oltre alla moderazione delle parole , anche quella delle azioni , in questo caso quella di eccedere nel consumo di alcool. Una sostanza che , un giorno, servì addirittura a creare lo slogan "Trentino, l'unica regione d'Italia che fa rima con vino ". Slogan che venne ritirato per le proteste di chi stava lottando contro l'abitudine all' abuso, con le scuse dei pubblicitari alla popolazione trentina.
Ma se lo slogan è sparito, non lo è l'alcoolismo in Trentino ; anzi è un fenomeno in espansione tra i giovani. Usando il motto di don lorenzo Milani, I care,mi interessa e me ne occupo, sarebbe doveroso per gli educatori - lo sono anche gli amministratori - fare tanta, tanta buona educazione , con le parole e con l'esempio . Perchè ne è davvero arrivato il momento.
Tutti al lavoro !
Se non ora, quando ?

venerdì 1 agosto 2008

Io Remo ( contro ? ) perchè tu ( troppo ) Romolo.

Credetemi, fare il consigliere di minoranza non è facile. Scrivo minoranza e non opposizione, perchè ci si oppone a ragion veduta e su precisi temi e problemi ; personalmente mi risulta difficile adottare un atteggiamento di " opposizione " sempre e comunque, si rischia di non vedere più le cose a 360 gradi, ma, se va bene, solo a 180 od anche meno.
In questa tornata elettorale, dopo nove anni di governo difficile ( ne parleremo ) specie a causa del " fuoco amico", sono consigliera di minoranza , eletta con 250 voti . Con la nuova legge elettorale il candidato sindaco che è votato più di un altro, anche se di poco, viene premiato : si porta via un bel pò di consiglieri in più, che dovrebbero garantirgli la " governabilità" della città.
La minoranza dei perdenti ( le elezioni ) dovrà sempre e comunque fare i conti con questa realtà.
Come minoranza si potrebbero adottare due comportamenti : il primo suggerisce il silenzio . " Che mi informo e parlo a fare ? tanto, la maggioranza è autosufficiente, governa da sola. Sto in consiglio e scaldo il banco " . Il secondo invece ti spinge in un'altra direzione : " Continua a documentarti, valuta, e se ne hai motivo, intervieni, , dissenti, porta alla maggioranza una visione Binoculare e non Monoculare delle cose , dàlle quei 180 gradi che le mancano per una visione completa, se si dimentica di confrontarsi anche con gli altri ."
Ho adottato spesso il secondo comportamento, e non per amore di polemica ( si sta meglio a non farne ), ma per sincero amore per l'etica e la politica ( per l'etica politica : ci sarebbe il bel testo di Weber, "La politica come professione" , da rispolverare) : se vedo e sento qualche cosa che secondo me non va, dove potrò parlarne meglio che nelle commissioni e nel consiglio comunale ? Devo dire che nelle commissioni mi trovo bene, è possibile discutere, esporre il proprio pensiero, poi va da sè che nel momento delle votazioni... spesso vince la maggioranza, ma questo è il " gioco" della democrazia, che accetto e difendo.
Questo invece non accade quasi mai nel consiglio comunale, dove ogni discussione , essendo sgradita al sindaco, viene se possibile spenta sul nascere o, se riesce a fare capolino dalle viscere della minoranza, viene accolta dal sindaco stesso con sorrisi di compatimento e commenti a mezza od intera voce. Al teatrino del rifiuto si associano a volte anche alcuni assessori. Questo comportamento antiistituzionale , nel senso che è contro l' "istituzione consiglio comunale" , il quale in tutta Italia è organo di indirizzo e di controllo delle scelte della giunta , è stato sempre censurato dal consigliere verde Pozzer ; ora, finalmente, si sono associati nella critica anche i consiglieri Ballardini e Rasera di Roveretoinsieme.
Come tutti sapete, una delle discussioni più recenti e vivaci è stata quella sul futuro della civica scuola musicale : in proposito sono intervenuta più volte , in opposizione alle scelte della giunta, portando dati e documenti a supporto delle mie valutazioni. Ho dunque esercitato il mio diritto/dovere di intervenire, esprimendo liberamente la mia opinione . Il sindaco, nella seduta del 30 luglio, mentre parlavo in dissenso al contenuto del documento da lui imposto in precedenza all'assemblea consiliare, ha reagito in modo sprezzante, facendo il solito teatrino con l'assessora Stofella , ed in più esprimendo la valutazione " è impazzita". Affermazione che trovo molto grave, e gliene lascio la responsabilità umana, oltre che politica. Siamo tutti impermanenti, caro sindaco, , la ruota della vita gira, e gira...e chi è sindaco adesso , domani può essere ricordato ( o dimenticato ) come uomo caratterizzato da una " cattiva educazione" socio /affettiva, che gli fa credere di poter fare a meno degli altri ( e delle altre ).
Oggi un quotidiano locale riporta la sua dichiarazione secondo la quale si capisce che, per lui, chi dissente in modo documentato " rema contro". Contro chi ? Attenzione : si può remare contro anche un consiglio comunale, togliendogli la funzione sovrana di organo di discussione e valutazione degli indirizzi della giunta!
Per fare un sorriso, alla fine : si può dire Io Remo ( contro ) perchè tu ( troppo ) Romolo !!!???
( e sappiamo che Remo, purtroppo, è finito male... )




martedì 29 luglio 2008

Lapidi , lasciti e testamenti

Leggendo i titoli dei miei ultimi post, riferiti ad esorcisti e famiglie Addams, c'è da chiedersi se vivo in un un erboso cimitero od in un'amena cittadina. "La prima che hai detto ", rispondeva il profeta Guzzanti , ve lo ricordate, quello delle " parole di vèrita"televisive ?

Anche questo titolo non fa eccezione, per oggi : ed è riferito alla notizia della concessione di uno spazio , quello della sede dei magazzini " Chesani "a due animatori culturali del Grande Villaggio Vacanze in Trentino, il CisBibì e il BibòMan, giocherelloni orioccidentali che sanno eseguire efficacissime danze della pioggia ( di euri ) sulle proprie nobilissime iniziative . L' Ulisse di turno, quello provinciale ed anche quello comunale , non regge al dolcissimo canto delle loro Sirene. ( Ma è anche vero che sanno organizzare e coordinare, e scegliere quasi sempre con intelligenza e competenza le proposte per la città. )
Non so davvero dove stia la novità in questa notizia : ci erano già dentro, in quell'edificio ampio e centralissimo ! Forse la notizia sta nel fatto che quegli spazi verranno ristrutturati e resi degni di Tanta Esclusiva ( ed a volte escludente ) Cultura .
Nulla di male in questo, ne abbiamo davvero bisogno, di Cultura. Magari non quella da consumare come spettatori passivi , ma come protagonisti ed interpreti , come quella volta che a Rovereto c'era il circolo Cultura Viva . Pensiero che vale anche per l' Italia intera...
Di fronte a questo lascito ereditario, frutto della stima e della riconoscenza guadagnata attraverso un lavoro coreutico compiuto in quasi trent'anni e perciò già divenuto storico, inchiniamoci ed applaudiamo. I fischi non sono graditi .
Ricordo Bibòman allievo di un corso di regia teatrale organizzato a Rovereto dal Piccolo Teatro di Milano , a ridosso degli anni Settanta : era davvero bravo, pieno di inventiva e di giovanile energia . Come saggio finale mise in scena una scena di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove Alice e gli altri personaggi partecipavano al the del Coniglio Bianco correndo in cerchio davanti ad una fila di sedie , saltandoci sopra e lasciando fuori il lento di turno. Non sto scherzando, fu proprio questa una delle prime performance di Bibòman, che se ben ricordo intitolò quella scena " Il Coniglio comunale"; poi BibòMan le sedie del Coniglio le ha occupate davvero, abbandonandole in seguito per seguire Altra Musa.
Da quel momento non si è più fermato, con il fido scudiero CisBibì ed altre persone. Certamente per merito ( splendide alcune edizioni di oriente occidente ) ma anche per metodo ha ottenuto , quasi in esclusiva , dalla giunta comunale e provinciale l'eredità culturale di una città che per alcuni secoli si dichiarò ateniese, anche per la presenza di una certa illuminata democrazia . Ora la democrazia si è spenta e non si trova nè dottore nè medicina per riaccenderla. Forse, se ci fosse un risveglio dell'Onestà intellettuale in tutti noi, ed il ricupero di un magiore Interesse verso il Pubblico Interesse...
Bene, il lavoro di queste persone è stato premiato.
Il lavoro di una ex assessora della giunta Maffei è stato premiato anche dalla giunta provinciale ( Presidente dell' Itea )
Il lavoro di un ex assessore della Giunta Maffei è stato premiato ( Presidente del Consiglio Comunale )
Il lavoro di una ex consigliera comunale di Cara Città è stato premiato ( Presidenza Casa di Riposo )
Il lavoro di una ex vicesindaco ( non eletto, ma cooptato ) della Giunta Maffei è stato premiato ( Presidenza Commissione Politiche Sociali )
Manca qualcuno ?
Vedremo.
E dunque, che cosa volete che sia il premio di una lapide murata in un palazzo, come simpatico riconoscimento del lavoro di tessitura del polo universitario roveretano compiuto da una ex assessora , per la quale il prode Guglielmo Anselmo se l'è tanto presa ?
E' vero, anche lui ha partecipato alla tessitura dell'abito universitario indossato da Rovereto ...l'ex assessora glielo ha riconosciuto...
A scanso di equivoci, l'ex assessora in questione è orgogliosa di essere stata premiata con la Presidenza degli Illusi Lenti a salire sulle sedie.
Non è vero che " pecunia non olet". Olet, eccome ! Volete mettere i profumi ? Di erba tagliata, di fieno, di lavanda, di fiori di campo. O vi piace di più Arrogance for Women and Man ?

Ultimo indovinello per voi , splendide estive cavallette : quale è la differenza tra i premi ?


lunedì 28 luglio 2008

Chiamate l'esorcista3 /la famiglia Addams

Un brivido ha serpeggiato lungo la schiena di chi ha letto il comunicato delle sei famiglie roveretane, che firmano una vibrante difesa delle decisioni sindacali e prosindacali a proposito della scuola musicale.
Si tratta di famiglie note, che occupano posizioni di rilievo nella comunità cittadina, esercitando professioni di prestigio e che , amando la città e le sue istituzioni, hanno più volte preso pubblica posizione sul modo di governarla da parte dei governanti di turno .
Sono famiglie colte, che analizzano , spesso anche nei loro ritrovi privati, i problemi della città ( non tutti, ne manca il tempo ) , e che generosamente portano il risultato delle loro discussioni a conoscenza delle autorità , suggerendo se possibile di attenervisi.
Possiedono infatti una capacità di comprensione dei problemi ed una capacità di persuasione superiori alla media : ci si affida volentieri alla loro lettura dei fatti, delle loro cause e conseguenze.
Sono eredi di quella classe borghese illuminata che , a partire dal Settecento, fece della piccola città di Rovereto la grande Atene del Trentino . Sarebbe una fortuna, per la città, averli seduti nei banchi del consiglio comunale. O della giunta.
Qualcuno di loro ci ha già pensato, ci sta pensando ?
Perchè dunque sentirsi a disagio, di fronte alle loro illuminate lettere al direttore, che spiegano come ci si deve avvicinare correttamente ai problemi della città ? E che, vivaddio, ci aiutano a distinguere i buoni dai cattivi ?
Perchè sentire nelle loro parole un sorprendente odore di acido solfidrico ?
Che cosa vogliono davvero , anche loro ?
Imporre e non proporre ? ( ...smettiamola di proporre alternative, disorientano il manovratore )
Ma va!
Escludere e non includere ? ( ...tra gli inclusi non c'è più posto , bastiamo noi )
Ma no !
Preferire i pre-giudizi ( immotivati ) ai giudizi ( motivati )?
Non è possibile !
Non voler prendere atto degli errori commessi in passato e con/vertirsi con semplicità, umiltà, serenità d'animo ?
Eh no!
Scegliere il particulare interesse ( leggi Machiavelli ) all'interesse generale ?
Non ci crediamo .
Esprimere tutta la propria anti/patia per una parte del genere umano, anzichè cercarne la sim/patia ?
Speriamo proprio di no.
Perchè, se così fosse, saremmo davanti alla pur simpatica famiglia Addams, travestita però da Famiglia Ideale, madre, padre, cognato/a moglie , marito e compagnia cantante e danzante : e dovremmo, anche in questo caso, chiamare l'Esorcista per liberarcene (... ha da passà ' a nuttata... ed ho l'impressione , in questo caso, che sarà lunga ). Chiamare ancora una volta l'Onestà intellettuale a liberarci dalle Spire dell'ignoranza e della mala intenzione. Aiuto ! Aiuto ! Aiuto ! ( musica di sottofondo : don Giovanni di Mozart, l'arrivo del Convitato di Pietra )




Comprati e venduti/Fuori Porta

Forse non ve ne siete accorti, ma a Rovereto serpeggia ( nel senso del sinuoso movimento delle serpi ) un magazine , intitolato Fuori Porta, che integra le notizie riportate sul magazine ufficiale del Comune. Fate un piccolo esercizio : controllate i nomi dei membri del comitato di redazione e... se siete capaci di stupirvi ancora, qua la mano ed il cuore mio. Sono infatti i nomi di consiglieri comunali e di una amMirevole assessora.
Che si scrive su queste belle pagine ? Di tutto e di più : beneficenza ( si scrive proprio così ) , ricette, proverbi, interviste ed autointerviste, ma quello che dovrebbe scandalizzarci davvero è che riporta anche gli interventi del sindaco e dei cittadini prosindacali sulle varie questioni . Davvero amMirevole il coraggio con cui viene riportato l'intervento fatto da sindaco sulla scuola musicale, presentato se vi ricordate sotto forma di editto insindacabile al termine di un lungo consiglio comunale, senza immediata possibilità di replica. Ma anche l'intervento di una Cittadina Prosindacale , che riesce a far pubblicare nel magazine ( dicono sia stata collega dell'amMirevole assessora, cosa non si fa per i colleghi ! e le colleghe, purchè la pensino come te ! ) l'intera sua lettera sulla civica scuola, che il burbero direttore de l'Adige , pur riportandola, aveva indebitamente accorciato. O come si permette , quell'allievo impertinente, di tagliare intere parti del tema " Salviamo il sindaco, l'assessore, un pajo di docenti meritevoli e perfino la scuola musicale " eseguito dall'inclita prof. ?( che per altro non ha controllato bene le fonti del suo lavoro , dunque le diamo : cinque meno meno Onestà intellettuale )
Dunque rallegriamoci : il sindaco ha deciso di comunicare tanto, tanto, e di usare tutti i mezzi per farlo, anche quello di andare fuori... porta, in una succursale della informazione targata GO( resom mì, fideve ). In questa succursale danza lieto e giocondo un colorato gruppo di "veline ", non saprei in quale altro modo chiamare le persone che redigono una parte di questo magazine. Le veline del magazine : bel titolo per un prossimo Rovereto Non c'è !
Insomma, invece dei quotidiani e del giornalino del Comune, che DEVONO ( quasi sempre ...) usare il Lume della Ragione e l' Onestà intellettuale nel selezionare e pubblicare le notizie, risparmiate tempo, andate a... leggere fuori porta . Risparmierete tempo, e come si sa chi risparmia tempo risparmia eccetera eccetera. E non fa piangere il prode Guglielmo Anselmo.

Chiamate l'esorcista2

Sembra che i fantasmi nel Comune di Rovereto si moltiplichino : non bastava la presenza inFestante dello Spirito Monoculare di cui al post Chiamate l'esorcista1 ; ora anche gli assessori si rivelano postumi! In particolare postume sono le loro decisioni, come l'ultima, quella di ritirare i contributi per la manifestazione " Noise" ( rispetto e rumore ) che ha spaccato i timpani a mezza città. Ho l'impressione che questi assessori postumi non conoscano l'inglese, perchè noise vuol proprio dire " disturbo"... termine usato anche in elettrotecnica, oltre che in antropologia.
E mi pare che di elettrotecnica la sera del Noise ce ne fosse molta. Serata incendiaria anche per il consumo di alcool : a quando una analisi seria dello stato delle cose a Rovereto ? Il numero dei suicidi e degli alcoolisti in città è costante, se non addirittura in aumento: è così che i cittadini sono contenti, come dice il maestro della Classe Morta, altrimenti detta consiglio comunale ?Continuo a ripetere che l'alccolista ha un problema con se stesso, che poi diventa problema con gli altri: ma è possibile affrontarlo ed uscirne , una volta preso il coraggio di riconoscere di averlo, questo problema!
Ma questa analisi va fatta con i viventi, non con gli zombies che si aggirano sui banchi della giunta, decomposti da un uso personalizzato del potere ed anestetizzati dal respiro corto ( in senso politico ) del loro capo. Ricordiamo le decisioni postume a proposito della viabilità di via Santa Maria ? Ricordiamo le discussioni postume a proposito del nuovo regolamento degli asili nido ? Ricordiamo la discussione postuma in atto sulla scuola musicale ? Gli zombies affermano di voler comunicare con i cittadini : e mi pare lo stiano proprio facendo, sorgendo dall'aldilà nel quale lucrano indulgenze ( non tutti immeritatamente, occorre dirlo ) ed apparendo nottetempo ai giornalisti ( meglio chiamarle veline ) locali.
Chiamate l'esorcista ! Chiamate la Ragione ( nel senso di Lume della-) , chiamate l'Onestà ed il Coraggio !

domenica 27 luglio 2008

La storia incartata1/ un esempio locale

E, a proposito di libri di storia sfogliati con il solo dito medio, la tentazione di incartarla, di raccontarla a modo proprio , togliendo ed aggiungendo simboli, fatti e personaggi a seconda del gradimento del committente e dell'opinione di chi la scrive è anche del centro e sinistra, non solo dell'Umberto e del Silvio.
Un fulgido esempio locale è la storia raccontata qualche anno fa dal Duccio Canestruccio nel suo antropologico libro " Lo spirito della quercia", commissionato ed acquistato in numerose copie da non ricordo più ( ! ) quale amministrazione roveretana di centro e sinistra.
Nel librino si leggono spassose amenità sul carattere di roveretani: e da ameno e spassoso roveretano, anche Duccio ci mette del suo .
Capitolo sulla civica scuola musicale " Riccardo Zandonai" , capoverso dedicato al direttore : si sintetizza il lungo elenco dei direttori facenti o non facenti funzione nel nome di un'unica persona, Zanoni Marvi, che appare direttora con tanto di indirizzo elettronico. E lì rimarrà per sempre, fino all'ultimo lettore dell'ultima copia dell'antropologico l studio , che dice di più sul suo autore che sui suoi lettori. Atropologe, cura te ipsum !
A pensar male, dice Giulio, si fa peccato ma ci si indovina...soprattutto si indovina chi era al governo della cultura in quel periodo. Non preoccupatevi, però : quelle persone ci sono ancora, e lunga vita alla signora ( fa rima! )
Altro spasso si trova nel capitolo dedicato alla lista civica " Cara Città", che produsse dal 1996 al 2000 una assessora e due consigliere comunali ; queste ultime a metà mandato decisero di lasciare il loro posto ad altre due componenti della lista .
Qui lo spasso è ancora maggiore, perchè di queste cinque presenze non si parla proprio, quindi non sono entrate nella storia , per lo meno quella raccontata da Duccio Canestruccio.
C'è solo un capoverso, dove si avvisa che "Cara Città" è un movimento di donne che ha creato un Osservatorio , di cui si nomina la coordinatrice, sempre con indirizzo elettronico.
Giulio mi fa fare un altro peccatone : dell'osservatorio fa parte anche la poetica mamma di Duccio, in quel periodo ostilissima all'assessora... che bello non farla nominare !
Cuore di mamma ! Cuore di figlio ! Cuori di pecora !
Caro Umberto, caro Silvio, vedete che anche noi di centro e sinistra siamo capaci di scrivere la storia con il dito medio ? Peccato, perchè " dimenticarsi" di fatti , simboli e persone serve solo a stendere sulla tavola comune una tovaglia bucata...e farci molto più poveri di spirito e di speranze di quel che magari siamo...

Serissima supplica al ministro Gelmini

Illustre Ministro, da trentotto anni lavoro a dissodare il campo dell'educazione di base, e Le assicuro che non è la terra ad essere poco fertile, è il seme che spargiamo oggi come oggi ad essere debole , tanto da far nascere pianticelle spesso stente e stupide.
Uno dei semi più vuoti è il Suo collega, l'Umberto : La supplico, gli faccia capire - se può - che mi ha gravemente danneggiata come docente . Ma non possiedo il capitale per fargli causa, sto pure passando in casa ( peraltro in affitto ) i famosi " tre mesi di vacanza" di cui si favoleggia dispongano gli insegnanti .
Come farò, quest'autunno, a riprendere le lezioni di educazione civica , convincendoli che si può discutere con gli altri senza offenderli ? Come farò a riprendere la storia della lingua italiana , convincendoli che contiene migliaia di parole per descrivere esperienze ed intenzioni, e solo qualche decina di parolacce? Come potrò rimproverarli se per scrivere la storia dell'Ottocento, usano il dito medio ? Secondo Lei, cara Ministro, potrò reagire se mi manderanno sul Po , rifiutandosi di imparare a capire quello che leggono ed a criticarlo , dunque a ragionare ?
Visto che ci sono, e che Lei mi sembra faccia parte del Governo, potrebbe occuparsi anche di quella zizzania infestante di nome Silvio, che brucia le pianticelle , già nate asfittiche e disorientate, con le tonnellate di concime artificiale sparse dalle sue tele/ visioni ?
Come farò a continuare a parlare di educazione sessuale come educazione affettiva, in regime di tette , culi e bave sparsi a milioni nei palinsesti berlusconidi ?
Certo che voglio essere pagata di più ! Mi voglio comperare le televisioni, e tornare a far ridere, piangere, divertire e commuovere chi le guarda, senza solleticare l'umano desiderio di mostrare al mondo , e a tutte le età, solo il dito medio. Gesto che è l'esatto contrario di quello che suggerisce il motto di don Lorenzo Milani e dei ragazzi di barbiana : "I care, mi riguarda. "Perfino il tricolore e la sua storia .

Piccoli sepolti in mare 1

Una speranza : angelus dopo angelus, sentire padre Ratzinger che piange e grida di dolore per lo scandalo dei piccoli che muoiono affrontando i tremendi viaggi di chi fugge da una povertà certa verso un benessere incerto .
So che questa speranza non si realizzerà : ci sarà un appello " una tantum", e poi ci si occuperà dei governi altrui, specie per garantire appoggio all'italico governatore che produce continuamente altri scandali , questa volta educativi , attraverso molti programmi dei mezzi di comunicazione di cui è proprietario .
In questo caso non sono solo i corpi,ma sono le anime ad essere buttate in un mare di fango mefitico.
Padre Joseph ha forse dimenticato la sostanza delle religioni ? ( l'etimologia ricorda i legami tra umani , in nome di un principio comunemente riconosciuto fondante anche per il futuro ) Questa sostanza, questo principio è la charitas, la pietas, la com/passione. Non è il servaggio a Mammona ed al Potere.
Il Vangelo suggerisce a chi dà scandalo ai piccoli di legarsi una macina da mulino al collo e buttarsi in mare.
Non vedremo mai compiersi questo gesto forte, che indica una forte consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze , ed un forte desiderio di spezzare l'abitudine alle malefatte.
Dunque non finiscono in mare gli scandalizzatori, ma gli scandalizzati : finisce in mare una vita appena cominciata : anche questa è una vita spenta, dalla mafia internazionale dei trafficanti cui appartengono molti italici, il cui voto " non olet" ( non puzza ).
Dove sono i crociati delle ultime elezioni nazionali, dove sono le loro proteste per chi sopprime l'inizio di un'esistenza, certamente irripetibile, posto che tale esistenza possa compiersi?

Chiamate l'esorcista1

Chiamate l'Esorcista, il Comune di Rovereto è inFestato !
E fatelo presto, prima del prossimo coniglio comunale che si terrà il 30 luglio!
In questi giorni potrebbero aggirarsi per gli uffici comunali dell'istruzione e della cultura i dèmoni dell'arroganza e dell'ignoranza che hanno già inFestato il Comune negli anni e nei mesi precedenti grazie alla loro opera , infaticabile, bisogna dirlo,ma anche tanto grossolana . Parliamone, di quello che è successo con gli asili nido e con la scuola musicale grazie alle inFestazioni in atto ! Le leggi ed i regolamenti vengono letti una sola volta e con un occhio solo , per cui se ne colgono le indicazioni solo a metà . Di solito non viene letta, per induzione diabolica di questo Spiritaccio Monoculare cui è devoto anche papa Guglielmo VIII, la metà che fa lavorare di più il cervello e che chiede maggiori scambi di vedute : e che suggerisce perfino di adottare un pizzico di coraggio e di innovazione nelle decisioni ! Con la connivenza del vicepapa Fabrizio Meno Meno ( onestà intellettuale ), affrontando il tema della scuola musicale ad esempio non si sono effettuati Carotaggi sindacali di nessun genere, , tanto per esplorare la natura del terreno sul quale traballa questa già gloriosa istituzione. Il Buon Senso viene spedito sulla Luna come il cervello di Orlando. Difficile reperire Ippogrifi per recuperarlo, non resta che invocare l'Esorcista. Ce la faremo ? Vedremo dopo il 30 luglio. Vi terrò informati e informate.

mercoledì 23 luglio 2008

un nuovo gioco > il Piccolo Boia

Quello che mi colpisce , leggendo la notizia del nuovo " gioco" introdotto nel parco milanese dove per un euro si assiste alla esecuzione di un manichino , è la reazione delle madri /padri : e che ci sarà mai di tanto spaventoso ? La sento come una adozione di pensiero corto ( il bimbo/a si diverte e non rompe ) ed una rinuncia al pensiero lungo ( che razza di gioco è questo ? quali possono essere le reazioni emotive di mio figlio /a ? ).
Il pensiero educativo , ahimè, è un pensiero lungo, che costa fatica...se rinunciamo ad adottarlo, condanniamo i nostri figli/e a vivere nell'eterno presente del qui ed ora , e non è detto che questo sia un Bene per nessuno, anzi. Visto poi il nostro qui ed ora!
In secondo luogo, mi pare che stiamo perdendo al facoltà di " sentire CON l'altro/a" le sofferenze fisiche, morali, ma anche le gioie ; di provare EMPATIA con l'altro/a. Dicono sia una capacità umana, ma io ne dubito un pò , visto l'entusiasmo con cui la specie cui appartengo tortura e condanna a morte "gli altri ".
Piuttosto sono convinta che occorra educare alla pratica " non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso/a" ; in versione positiva , educare alla pratica di " comportarsi con gli altri come vorresti gli altri si comportassero con te ". " Ama il prossimo tuo come te stesso", "Agisci con com/passione ...
La sensibilità va coltivata, ma mi sembra che esporre i figli a questo e ad altri giochi serva a coltivarne la insensibilità : so che gli neuroscienziati imputano alla debolezza e/o assenza di un'area prefrontale la incapacità di " mettersi nei panni dell'altro" ; so che i sociologi hanno studiato a lungo gli effetti sul comportamento umano della continua esposizione ad immagini di violenza, ma questi studi non mi risolvono il questito di quanta libertà di scelta ti rimanga.
Se ne rimane, è senz-altro compito degli educatori orientare le picole persone verso l'empatia .

A meno che... quelle madri e quei padri non pensino che in questo nostro mondo serve di più essere violenti che non violenti. Apparentemente è davvero così.
Perhcè devo creare degli spostati, si diranno, dei deboli che verranno calpestati dai bulli di turno, a cominciare dal Grande Bullo , eletto dal popolo italico ? Meglio che imparino per tempo a calpestare ! Facciamoli giocare al Piccolo Boia .

Nel medioevo i boia erano elezionati da una prova particolare : un " verificatore" stringeva i loro testicoli per sentirne la consistenza : se era notevole, questo garantiva che il boia non si sarebbe commosso nè impietosito , di fronte ai condannati eda alle condannate. Si trattava di un rudimentale esame della quantità di testosterono presente nel candidato, che non poteva comportarsi come una madre soccorrevole... Ecco perchè ancora oggi si usa l'espressione " ha le palle" per indicare un tipo tosto.
Mancanza di pietas, mancanza di compassione... oggi sono valutate come pregi, non come difetti ( deficere in latino vuol proprio dire " mancare di " )

Torneremo anche all'obbligo di assistere alle esecuzioni, come spesso accadde nella storia dei popoli di ogni spazio e tempo ?
Popoli nei quali la violenza era ( è... ) istituzionalizzata nei riti della tortura e della esecuzione ?

Mi sembrava avessimo fatto un passo avanti, grazie all'uso della Ragione illuminata , trasformando questa violenza istituzionalizzata in Legge .
Ma anche la Legge , oggi come oggi, in Italia mi pare spesso torturata ed ancora più spesso mandata a morte...
E allora resistiamo, reagiamo ! ha da passà 'a nuttata!

martedì 22 luglio 2008

Lodo Alfano : tra voi però non sia così...

... E sorse tra di loro una discussione su chi di essi potesse essere ritenuto il maggiore.Ed egli disse loro : " I re delle nazioni le dominano e coloro che hanno il potere su di esse vengono chiamati benefattori.
Tra voi però non sia così : ma il maggiore tra voi sia come il minore e chi comanda come chi serve. Infatti chi è maggiore , quello che sta seduto o quello che serve ? Non è forse colui che sta seduto ? Ma io sto in mezzo a voi come colui che serve. ( Luca, 22 21-30 )

....Sorse pertanto una disputa tra di essi su chi di loro fosse il più grande. Ma, conoscendo il pensiero del loro cuore, Gesù prese un bambino, lo pose davanti a sè e disse loro : "...Se uno riceverà questo fanciullo nel mio nome, riceve me, e chi riceverà me riceve colui che mi ha mandato ; chi è infatti il più piccolo di tutti voi, costui è grande " ( Luca 9, 46-48 )

... Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perchè molti , ve lo dico , cercheranno di entrarvi e non potranno... E quando il padron di casa si sarà levato e avrà chiuso la porta, comincerete a star fuori e a picchiare dicendo : Signore, aprici. E rispondendo vi dirà : non so donde siete...Qui sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. E verranno da oriente e da occidente e da settentrione e da mezzogiorno e prenderanno dimora nel regno di Dio ; ed ecco che i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi...( Luca 13, 22-30 )

Solo la lettura di alcuni passi evangelici oggi mi consola, dopo aver riflettuto sull'approvazione della legge di selezione degli imputati cui assicurare impunità . Legge e Selezione dettate dagli imputati stessi. Me ne vergogno profondamente.

Mi affiora alla memoria il ricordo del sindaco di Firenze La Pira.
E del sindaco di Rovereto Giuseppe Veronesi. In altro post dirò perchè...

La mia preoccupazione sta nel fatto che abbiamo perduto la capacità di collegare i fatti tra loro : oggi in Italia c'è qualcuno più uguale di altri, e qualcuno meno uguale. Più uguale Silvio, meno uguale il bambino rom: la chiesa delle istituzioni se ne è accorta ? Quando ha appoggiato e fatto appoggiare questo governo che si fregia di essere stato eletto dalla maggioranza degli italici , sapeva che sarebbe stato violato il messaggio evangelico ?

E il centro e sinistra, dove, quando, perchè ha perso la capacità di parlare ad altezza d'uomo e donna ? e di prendere le misure del governo da quella altezza ? Pur guardando in alto, verso il cielo sopra di noi ?
Abbiamo, temo, perso anche la legge morale dentro di noi.
Compito estivo. Rileggere il vangelo, ristudiare Kant.

Lesioni d'onore2

26.110/01

i.

I.R. Giudizio Distrettuale Nogaredo Sez II

Li 3 dicembre 1901

i.r. aggiunto G.Zanini P.C.

Galvagnini 1. Leopoldo Giordani

2. Corina Baldessarelli

di Pedersano

Essendo indetto per oggidì il dibattimento per lesion d’onore contro Leopoldo Giordani sopra denuncia di Corina Baldessarelli di Pedersano comparvero le parti intestate e prima ancora che venisse aperto il dibattimento il querelato Giordani dichiara di non avere alcun motivo per ritenere che la Baldessarelli possa aver fatto delle comunicazioni all’autorità di Finanza , di averla sempre conosciuta per una buona ragazza incapace di commettere delle cattive azioni.Perciò di non credere di averla taciata ( sic ) da spia. Se percaso ( sic ) discorrendo con qualcuno gli fosse uscita dal labbro una parola che potesse anche lontanamente intaccare la fama e l’onore della Baldessarelli- dichiara di ritirarla completamente ed anche in seguito promette di essere più cauto nel parlare.

In vista di ciò la denunciante si dichiara soddisfatta e ritira l’istanza prodotta.

Domanda copia del presente protocollo.

Letto si conferma sottoscritto

Giordani Leopoldo Baldessarelli Corina

Galvagnini Zanini

La presente copia tratta per cura della parte concorda perfettamente col suo originale esistente in questa registratura alla posizione N. 110/1

I

Dalla Cancelleria

Dell’Imperial Regio Giudizio Distrettuale II Sezione

Nogaredo li 9 dicembre 1901

Fontana Cancell.