martedì 7 settembre 2010

nella squola cualcosa non cuadra

Sto aspettando in ospedale, con altre persone, il mio turno per un visita . Nella sala è acceso un monitor, Rainews 24 sta trasmettendo la conferenza stampa della ministra dell'istruzione. Non credo alle mie orecchie : tra le tante, sta vibratamente esponendo il dato secondo cui le risulta che "molti precari, anzichè accettare sedi scomode, hanno preferito chiedere il sussidio di disoccupazione" ! E si tace, con pausa efficace che induce ad attribuire ai precari della scuola pigrizia, disonestà intellettuale, desiderio di fregare lo stato . Sono indignata. (Quanti saranno stati questi casi ?) L'unico elemento che mi consola è che, assieme a me, sono scandalizzati anche gli altri utenti.

Leggo poi la prima pagina di un quotidiano , che riporta la soddisfazione del ministro dell'economia perchè nelle industrie si è verificata una ripresa: l'Italia sta meglio, dunque. Si tornerà a vendere e comprare, che bello. Accanto a questa, però, c'è la notizia che molte classi della scuola pubblica quest'anno avranno trenta, e persino trentacinque alunni. Chiunque ne sappia almeno un pò di istruzione , capisce che questo dato è drammatico . L'efficacia di qualsiasi misura educativa , con tante persone ( le persone del 2010, si badi, non quelle del 1910 ) in una classe sola, sarà difficile da ragiungere. Si è davvero ripresa l'azienda Italia ? Accostando i due dati, non mi sembra proprio.
Chi conosce i ministri sa che la povera mariastella, ogni volta che deve presentarsi al mago tremontino , trema di paura e ripassa il compito, l'unico compito che le han dato : fare divisioni e sottrazioni nella scuola pubblica. Poichè è una brava scolara, cerca di essere sempre preparata.
Finora ci è riuscita, usando anche il metodo Boffo : i precari sono sostanzialmente dei lavativi sponsorizzati a sinistra ( e chissà se nei loro appartamenti di Montecarlo sono pure riusciti a farsi una bionda da asporto ? )