mercoledì 10 novembre 2010

Loss Squinternatos: Zucche contro zucche

Loss Squinternatos: Zucche contro zucche

E.E. :esercenti esasperati

"Esercenti esasperati incontrano il sindaco ", leggo nello strillo di alcuni quotidiani locali. Dentro di me, prima di leggere gli articoli, commento lietamente : oh, meno male, si sono resi conto di quello che accade il venerdì, il sabato e la domenica sera dentro e fuori i bar della città. Illusa !
La loro esasperazione era collegata agli assalti notturni ai loro locali, per forzare i cassetti delle slot machines: sentendosi indifesi di fronte ai pericolosi ladri di spiccioloni, chiedevano al sindaco di aumentare i controlli ai propri sacri beni . Il pensiero che si fossero associati per discutere con il sindaco quali misure prendere per contenere gli entusiasmi alcoolici e tossicodipendenti di molti giovani roveretani , tra cui molti minorenni, era davvero futurista e sommamente ingenuo. Eppure lo vorrei, questo incontro : a meno che i nuovi amministratori, dopo averci consigliato di ficcarci i tappi negli orecchi per non patire i rumori prodotti da efferate band musicali, ci consiglino di indossare anche le mascherine per gli occhi. Non sento, non vedo, e poi ? ci manca solo il non parlo, e abbiamo dimostrato che non è poi così facile governare una città.
Vanno coinvolte le famiglie ? Mi sono chiesta, sabato scorso a proposito della clientela di un bar vicino alla casa in cui abito, chi siano, questi " genitori" : penso che il rientro tardivo di un figlio strafatto sia un " evento concreto" davanti al quale si può stare in silenzio oppure dire qualche cosa... e che cosa ? Che siamo davanti alla prima generazione di giovani fumatori esposti al rischio di un cancro precoce ? Ad una generazione di giovani bevitori esposti al rischio di forti danni cerebrali ?E di forti danni sociali, per i comportamenti che questi giovani burattini adottano quando sono " stupefatti" ? Sabato, comunque, ho telefonato ai vigili rubani, sconfortati per il senso di impotenza che anche loro vivono : infatti, che fare di fronte alla massa dei beventi e dei bevuti ? Non è il consumo di alcool ( vedi un post precedente )che preoccupa, ma l'eccesso del consumo : e se non si dà una risposta collettiva, ogni iniziativa lascia il tempo che trova. A quando un bell'incontro tra esercenti esasperati, amministratori, educatori ?

mi ha scritto Ildebrando

Come sappiamo, ne abbiamo 5 e ce ne chiedono 7, ci avverte Giulio. Perciò sta cercando disperatamente di scovare chi non paga le tasse , controllando minuziosamente le dichiarazioni dei redditi dell'Italia intera. La mia deve essere particolarmente simpatica, dato che è oggetto di regolari indagini. Oppure è così trasparente che è più facile individuare se e come ho versato il dovuto. Come mi disse una volta un avversario politico che presentava interrogazioni sulle delibere da me impostate come assessore all'istruzione , alla mia domanda perchè si ostinasse a setacciare proprio quelle e non altre più intriganti, " almeno le tue le capisco "...
Orbene, Ildebrando , direttore generale dell'agenzia delle entrate , mi ricorda con una gentile missiva che ormai non si deve più allegare alla dichiarazione la documentazione comprovante le spese che si possono detrarre. Che però questa dichiarazione va conservata. Per cui mi chiede di mandargli per posta ( questa è bella! E se, nonostante le raccomandate A/R ecc. , la mia risposta alla sua lettera si perde nel nulla italiano ?)la documentazione, così metteranno a confronto i dati in loro possesso con i miei , ricavati dalle mie carte... Me li immagino, i grandi evasori che sorridendo passano alla chetichella dietro la schiena ingobbita dell'impiegato incaricato di sfogliare le mie ricevute , umettandosi l'indice e ponendo i miei fogli sulla bilancia della giustizia fiscale... E se non lo faccio? Ildebrando, agitando l'indice, mi scrive che in questo caso non potrà credermi, mi farà un altro controllo, e mi chiederà il conto...Giusto, dico io. Attendo con ansia notizia che Ildebrando ha scritto a tutti, proprio a tutti gli italiani. Dopo tutto, come nipote di un Oberispezient della Finanzwache dell'I.R. governo austroungarico ,non posso che essere d'accordo. Il virus del dovere di pagare le tasse me l'hanno inoculato da piccolissima.
Quindi ho conservato religiosamente tutta la documentazione, che gli invierò, pur tremando per la sua sorte ( arriverà, non arriverà ? )
Ah, Ildebrando ! Nome poetico, lavoro ingrato : soprattutto perchè la " collaborazione" fiscale da te invocata è davvero, in questa italia disperata, diventata una sciagurata scelta individuale e non un atto di responsabilità collettiva.