mercoledì 10 novembre 2010

mi ha scritto Ildebrando

Come sappiamo, ne abbiamo 5 e ce ne chiedono 7, ci avverte Giulio. Perciò sta cercando disperatamente di scovare chi non paga le tasse , controllando minuziosamente le dichiarazioni dei redditi dell'Italia intera. La mia deve essere particolarmente simpatica, dato che è oggetto di regolari indagini. Oppure è così trasparente che è più facile individuare se e come ho versato il dovuto. Come mi disse una volta un avversario politico che presentava interrogazioni sulle delibere da me impostate come assessore all'istruzione , alla mia domanda perchè si ostinasse a setacciare proprio quelle e non altre più intriganti, " almeno le tue le capisco "...
Orbene, Ildebrando , direttore generale dell'agenzia delle entrate , mi ricorda con una gentile missiva che ormai non si deve più allegare alla dichiarazione la documentazione comprovante le spese che si possono detrarre. Che però questa dichiarazione va conservata. Per cui mi chiede di mandargli per posta ( questa è bella! E se, nonostante le raccomandate A/R ecc. , la mia risposta alla sua lettera si perde nel nulla italiano ?)la documentazione, così metteranno a confronto i dati in loro possesso con i miei , ricavati dalle mie carte... Me li immagino, i grandi evasori che sorridendo passano alla chetichella dietro la schiena ingobbita dell'impiegato incaricato di sfogliare le mie ricevute , umettandosi l'indice e ponendo i miei fogli sulla bilancia della giustizia fiscale... E se non lo faccio? Ildebrando, agitando l'indice, mi scrive che in questo caso non potrà credermi, mi farà un altro controllo, e mi chiederà il conto...Giusto, dico io. Attendo con ansia notizia che Ildebrando ha scritto a tutti, proprio a tutti gli italiani. Dopo tutto, come nipote di un Oberispezient della Finanzwache dell'I.R. governo austroungarico ,non posso che essere d'accordo. Il virus del dovere di pagare le tasse me l'hanno inoculato da piccolissima.
Quindi ho conservato religiosamente tutta la documentazione, che gli invierò, pur tremando per la sua sorte ( arriverà, non arriverà ? )
Ah, Ildebrando ! Nome poetico, lavoro ingrato : soprattutto perchè la " collaborazione" fiscale da te invocata è davvero, in questa italia disperata, diventata una sciagurata scelta individuale e non un atto di responsabilità collettiva.

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