mercoledì 29 ottobre 2008

C'è un dottore ?

La vita delle istituzioni roveretane , sottomesse con la forza dal sempre più cupo Duga , ogni giorno offre spunti di riso e pianto. Scegliete voi la reazione che vi corrisponde di più, leggendo questa storia .
Il luogo : la Civica Scuola Musicale, ormai scossa come i cavalli del Palio di Siena . Il tempo : tre settimane fa . La vicenda : un/ una docente di stretta fede guglielmina occhieggia sul tavolo dell'entrata una distesa di fotocopie. Sente una voce ( eh sì, gli/le adepti /e di questa setta le sentono spesso ) che fa il nome di una anziana allieva della scuola , che ha avuto il torto di contestare il sindaco sulle scelte da lui ( ? ) recentemente effettuate a proposito della scuola musicale roveretana . Il /la docente immediatamente esercita le sue brillanti doti matematiche : fotocopie + nome dell'allieva = bisogna telefonare subito subito in alto loco per denunciare una sicura malefatta.
Parte l'indagine : dall'alto loco alla dirigente, dal dirigente al capoufficio, dal capoufficio alla segretaria, dalla segretaria ai bidelli .
Si ripercorre la trafila in senso contrario , per comunicare che si tratta di un falso allarme. Le fotocopie non erano altro che lettere istituzionali da consegnare agli iscritti alla scuola : anche alla allieva bradipolpa , " che rema contro " il dio del mare Guglielmone Poseidone , costretta dalle vicende della sua vita personale a cambiare casa : in attesa del nuovo recapito postale, la lettera le verrà consegnata direttamente , quando passerà per la lezione. Dunque niente malefatte, peccato!
La bradipolpa , venuta a conoscere la storia da ambienti extrascolastici ( Rovereto è piccola e la gente mormora ) si presenta in consiglio comunale - di cui è componente - , si avvicina all'alto loco e chiede di poter fare "mille fotocopie".
Alla domanda : " e perchè" ? risponde sorridendo : " perchè la scuola musicale è chiusa".
Battuta poco apprezzata , anzi !
Stigmatizzando la scorrettezza di docenti/dipendenti /vassalli trasformatisi in efficientissime spie , riceve uno stupefacente commento : il dipendente/docente/vassallo ha fatto bene a telefonare in alto loco, perchè , non potendo intervenire direttamente ( e perchè no ? ) si è rivolto a chi poteva farlo .
" E come definisce Lei questo comportamento ? " chiede la bradipolpa , i cui occhi nel frattempo sono diventati grandi come due piatti da pizza per la sorpresa.
" Collaborazione", risponde l'alto loco.
"No, si chiama collaborazionismo", conclude la consigliera.
Di più : si chiama delazione.
Povere istituzioni... versano in pericolo di vita, proprio come la democrazia a Rovereto ed in Italia.Ma ci sarà un dottore ?
E adesso che avete letto, avete riso o pianto ?
Sono curiosa di saperlo .

proposta di mobilitazione

Non posso pensare senza angoscia alla morte per lapidazione di una giovane donna somala, fatta eseguire ieri dai talebani allo stadio di Chisimoio.
Le sue grida strazianti feriscono a morte anche me, vorrei essere stata lì, avrei voluto correre verso i suoi torturatori come ha fatto uno dei suoi parenti per combatterli, avrei voluto che la gente lì presente, ed obbligata ad assistere, si fosse ribellata. Anche perchè , nel tafferuglio seguito a questo tentativo, è stato ucciso un bambino.
Uccidere donne e bambini è uccidere, davvero, il futuro : e chi conduce queste barbare guerre " moderne" per il controllo dei territori in nome del potere e del denaro lo sa bene.
Credo che queste donne debbano essere chiamate màrtiri da tutti i popoli e da tutte le religioni.
Di tutte le notizie lette ed ascoltate questa mattina, è questa per me la più toccante.
Perchè aggiunge crudeltà a crudeltà, nella lotta continua che il patriarcato - non solo quello talebano, e non solo attraverso le lapidazioni, e spesso con la complicità femminile, conduce contro il principio femminile della vita, della gioia, della speranza per tutti e tutte.
Leggete "Leggere Lolita a Teheran", una splendida testimonianza dall'interno di un regìme ipocrita : mi ha impressionato ciò che viene riportato sul risvolto di copertina, dove si legge che i maschi talebani possono avere rapporti sessuali con gli animali, con l'unico divieto di consumarne - dopo - le carni : hanno ragione coloro che descrivono la nostra umanità sull'orlo della pazzia collettiva e della paranoia .
Lapidare le donne , costringere i bambini ad ammazzare " da soldati", togliere dignità alle donne con la violenza , la menzogna e l'inganno , togliere loro la vita psichica oltre che quella fisica, sono delitti che, davvero, gridano vendetta al cielo.
Vorrei che le nostre grida fossero tante, ed alte, e che contro la morte delle donne per lapidazione ci fosse una mobilitazione planetaria