domenica 27 luglio 2008

La storia incartata1/ un esempio locale

E, a proposito di libri di storia sfogliati con il solo dito medio, la tentazione di incartarla, di raccontarla a modo proprio , togliendo ed aggiungendo simboli, fatti e personaggi a seconda del gradimento del committente e dell'opinione di chi la scrive è anche del centro e sinistra, non solo dell'Umberto e del Silvio.
Un fulgido esempio locale è la storia raccontata qualche anno fa dal Duccio Canestruccio nel suo antropologico libro " Lo spirito della quercia", commissionato ed acquistato in numerose copie da non ricordo più ( ! ) quale amministrazione roveretana di centro e sinistra.
Nel librino si leggono spassose amenità sul carattere di roveretani: e da ameno e spassoso roveretano, anche Duccio ci mette del suo .
Capitolo sulla civica scuola musicale " Riccardo Zandonai" , capoverso dedicato al direttore : si sintetizza il lungo elenco dei direttori facenti o non facenti funzione nel nome di un'unica persona, Zanoni Marvi, che appare direttora con tanto di indirizzo elettronico. E lì rimarrà per sempre, fino all'ultimo lettore dell'ultima copia dell'antropologico l studio , che dice di più sul suo autore che sui suoi lettori. Atropologe, cura te ipsum !
A pensar male, dice Giulio, si fa peccato ma ci si indovina...soprattutto si indovina chi era al governo della cultura in quel periodo. Non preoccupatevi, però : quelle persone ci sono ancora, e lunga vita alla signora ( fa rima! )
Altro spasso si trova nel capitolo dedicato alla lista civica " Cara Città", che produsse dal 1996 al 2000 una assessora e due consigliere comunali ; queste ultime a metà mandato decisero di lasciare il loro posto ad altre due componenti della lista .
Qui lo spasso è ancora maggiore, perchè di queste cinque presenze non si parla proprio, quindi non sono entrate nella storia , per lo meno quella raccontata da Duccio Canestruccio.
C'è solo un capoverso, dove si avvisa che "Cara Città" è un movimento di donne che ha creato un Osservatorio , di cui si nomina la coordinatrice, sempre con indirizzo elettronico.
Giulio mi fa fare un altro peccatone : dell'osservatorio fa parte anche la poetica mamma di Duccio, in quel periodo ostilissima all'assessora... che bello non farla nominare !
Cuore di mamma ! Cuore di figlio ! Cuori di pecora !
Caro Umberto, caro Silvio, vedete che anche noi di centro e sinistra siamo capaci di scrivere la storia con il dito medio ? Peccato, perchè " dimenticarsi" di fatti , simboli e persone serve solo a stendere sulla tavola comune una tovaglia bucata...e farci molto più poveri di spirito e di speranze di quel che magari siamo...

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