lunedì 22 settembre 2008

il lamento di Veronica

Leggo sulla stampa locale che un piccolo comune del Trentino ha nominato una assessora al gioco, che promette di far giocare tutti dai 0 ai 99 anni.
Credetele sulla parola, io l'ho conosciuta.
E' molto esperta in giochi antichissimi , quali quello della falsa amica, che frequenta la tua casa, ti chiede aiuto, ti fa mille complimenti, e nel frattempo fa giochi per adulti con tuo marito.
Quello della falsa amica della figlia, che cerca di allontanare dalla madre per conquistarne la complicità .
Quello della complice nel tenere nascosto " un amore più forte di tutto", attraverso il quale la nuova coppia " conquisterà il mondo" .
Quello dell'ipocrita che attribuisce ai pettegolezzi delle amiche e non al proprio comportamento la separazione della coppia.
Quella della predicatrice di valori , che per prima vìola.
Anche lei vittima di una scissione interiore, che non la rende diversa da altri " politici" .
E se questa è la novità... povera la politica, e povere le donne e poveri gli uomini che si sforzano di vivere nel codice della lealtà, pur con tutti i limiti e difetti di ogni umana condizione, e rifiutano di vivere in quello della menzogna e dell'inganno. E vogliono diventare grandi non sopra gli altri, ma in mezzo agli altri, come scriveva Concetto Marchesi
Ma riusciremo a cambiare, ne sono convinta .
Sono anche consapevole della profonda " intraducibilità" della sofferenza personale . Finora questa sofferenza ha trovato , per essere detta, le forme del pianto e del lamento ; ma anche delle parole , ricordate le " lettere di Veronica " ?
Romanzi, poesie. Quadri, sculture.
E post.

2 commenti:

The Staff ha detto...

Cosa intende con "Il lamento di Veronica"?

Anonimo ha detto...

Con il "Lamento di Veronica" intendevo riferirmi alla lettera scritta dalla moglie di Berlusconi a La Repubblica. Allora, non ne avevo capito bene il senso... ma oggi comprendo che se la persona che ami e ti ferisce è una persona "pubblica", a volte anche la tua reazione può essere altrettanto "pubblica". Come lo è stata la lettera al quotidiano.