mercoledì 3 settembre 2008

rieducazione civica

C'erano una volta un 'insegnante di lettere ed una classe di terza media .
Era bello lavorare con i ragazzi e le ragazze della 3 G : intelligenti, generosi, a volte in rissa con il mondo intero come tutti i preadolescenti.
Una mattina passo lungo il corridoio dove si affacciano la nostra aula ed i nostri servizi.
La porta del bagno dei maschi è aperta: sbircio dentro , colpita da alcune scritte sul muro: ma non ci sono solo quelle, trovo anche buchi nel muro , impronte di mani e piedi a diverse altezze, pareti scrostate... Osservando la grafia delle frasi, riconosco la scrittura dei miei alunni. Tutti -meno uno, il soave Alessandro - hanno contribuito a creare in quell'ambiente un' "opera d'arte" in pieno stile decostruttivista...
Entro in classe fischiettando , con le mani in tasca, ed avverto che il giorno dopo le lezioni salteranno. Ma non salterà la mattinata di scuola, perchè dovranno fare un lavoro speciale. Quello di pulire, ridipingere e ristuccare mura e pareti del bagno. Tranne Alessandro, i maschi sono tutti cooptati e niente storie.
Avviso i rappresentanti dei genitori, che approvano subito la mia decisione ; qualche papà si offre di portare tutto l'occorrente per fare un bel lavoro. Qualche figliolo prende quattro schiaffi . Altri tempi ? Forse...
Fatto sta che l'indomani sono tutti al lavoro, diretti da alcuni genitori. Puliscono, imbiancano, stuccano.
Alla fine sono stanchissimi , ma guardando il loro lavoro si fanno sfuggire un sorriso di soddisfazione.
Il giorno dopo li sorprendo ad apostrofare in modo deciso i compagni delle altre classi : " Guai a voi se sporcate il bagno , ci abbiamo messo un secolo, ma adesso questo nostro bagno è perfetto!".
E tale rimase tutto l'anno.
Io non ho fatto prediche.
Ho solo richiamato il principio della responsabilità personale di ciascun alunno, dandogli nello stesso momento la possibilità di riparare socialmente , e in modo concreto, visibile, un danno fatto alla società.
Se penso agli ultras napoletani ( concordo con chi attribuisce loro una qualità " politica": sono una "massa di manovra "troppo ben organizzata , e presente in altre occasioni sociali quali ad esempio le manifestazioni contro - ??? - l'emergenza rifiuti ) mi viene in mente che una riparazione sociale può darla il Napoli stesso : se la società sportiva fosse costretta non dico a rifare i treni distrutti, ma a pagar i danni ... anche quelli morali dei passeggeri messi in difficoltà ... non sarebbe un bell'esempio di ri/educazione civica ?

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