domenica 13 luglio 2008

Strategie e tattiche : il Prode Guglielmo va alla guerra

Consiglio comunale di giovedì scorso : caldo, afa, nervosismo nell'aula consiliare, fermento nella sala riservata al pubblico, dove si sono raccolte le persone interessate ad un punto all'odg, quello delle " informazioni della Giunta sulla Scuola Musicale ".
Il presidente del consiglio comunale, sinora cocchiere della carrozza del prode Guglielmo ( non è un mistero che i suoi 500 voti, provenienti da una sinistra roveretana atrofizzata , siano stati recati in dono al nuovo feudatario ) , avvisa che il primo punto in discussione sarà dedicato alla votazione del regolamento del corpo di polizia municipale .
Il punto viene sviscerato con la massima attenzione da tutti i consiglieri ; eccezionalmente liberati dal mutismo elettivo che li distingue( è una malattia seria, che affligge alcune persone che decidono, in base a ragioni a volte dichiarate ed a volte no, di tacere e non comunicare verbalmente ) , anche i consiglieri di maggioranza prendono la parola. Che strano ! Sembra quasi che si voglia tirare tardi, e come il divo Giulio insegna, ecc. ecc....
Si va alla votazione in tarda serata ; dunque il secondo punto, quello delle informazioni, non potrà realisticamente essere discusso, c'è solo il tempo perchè il prode Guglielmo lo infligga al consiglio comunale.
Perchè scrivo " infligga" ? perchè il sindaco si dimentica di essere tale e la lettura che dà del documento è assai espressiva : rapida, irritata, a tratti sopra le righe : sembra un bollettino di guerra !
Non è quello che dice, ma il modo in cui lo dice che impressiona : è evidente , e lo ripete più volte lui stesso, che si tratta di un " documento definitivo su cui non si torna indietro , perchè non c'è niente da discutere ".
Insomma , si tratta di un editto vero e proprio, quale vengono offerti dati ed espressi giudizi molto pesanti ( sentitevi l'audio ) sul direttore della scuola, sui docenti che contestano, sui raccoglitori delle firme, sui firmatari, insomma ce n'è per tutti . Tranne per quelli che obbediscono .
Interessante anche il fatto che il prode Guglielmo presenti i dati sulla scuola muisicale mettendoli a confronto con quelli delle altre scuole del territorio, in un contesto evidentemente già orientato dalla decisione già presa di appaltare i precari e di costituire una scuola intercomunale. Il bicchiero mezzo pieno diventa mezzo vuoto, e viceversa, lo sappiamo.: sociologia e statistica ci insegnano che è possibile manipolare i dati facendo loro dire tutto ed il contrario di tutto.
Che succede alla fine di questa animatissima lettura ? Io alzo la mano e chiedo al presidente cocchiere , in ordine ai giudizi espressi nel documento, ma anche dei dati offerti, di poter intervenire : rendendomi conto dell'ora tarda, chiedo formalmente al presidente di fissare giorno ed ora in cui si farà la discussione.
Mi viene assicurato che si farà martedì prossimo , all'inizio della seduta. Vedremo se sarà così, o se la giunta si inventerà un modo per evitare il dibattito.

Subito dopo succede un parapiglia : alcuni consiglieri di maggioranza contestano al presidente di aver " ceduto" alla richiesta, ed il presidente, togliendosi questa volta giustamente la livrea, nel modo plateale che a volte usa per sottolineare le sue parole ossia sbattendo pugni e cartelle sul banco della giunta- dichiara - e sono pienamente d'accordo _ che evitare la discussione significa togliere al consiglio comunale il proprio ruolo di indirizzo e di controllo degli atti amministrativi.
Insomma, non è e non può essere semplicemente il "consiglio della corona".
Altro che "medioevo prossimo venturo",come scrivevano storici e politici anni fa ! Qui ci siamo in pieno, il medioevo non è nè prossimo, nè venturo, è proprio presentissimo e duraturo ( almeno fino al 2o10 )
Un'ultima chicca : il prode Guglielmo si premura di avvisare che, quando offende le persone con il suo disprezzo ed i suoi sospetti, sta esprimendo " valutazioni politiche". Speriamo che il principio valga per tutti noi, ma con i feudatari non si sa mai .
Vi ricordate che ai linguacciuti ( non Monica, nè Mara , nè...per fortuna ) tagliavano la lingua e la appendevano sulla porta delle chiese o dei palazzi del potere?

Nessun commento: