domenica 13 luglio 2008

lingue e linguacce2

Quando ero piccola mia madre, di fronte alle mie ansie perchè mi sentivo brutta, rispondeva che avevo degli occhi intelligenti, e che le persone avrebbero guardato quelli e mi avrebbero stimata proprio per la mie doti intellettuali. Amando la lettura, mi nutrivo anche di favole: conoscete senz'altro quella della sorella buona, che nel bosco incontra la vecchia mendicante , la soccorre e viene premiata ; mentre la sorella cattiva, che si comporta sgarbatamente, viene immediatamente punita. Dalla bocca della prima uscivano perle, dalla bocca della seconda uscivano rospi.
Bene, oggi non è più così : la mutazione antropologica causata non solo dal berlusconismo , ma anche dalla superficialità di analisi e di intervento di un centro sinistra cortomirante , ha fatto in modo che la sorella buona sia dileggiata e punita , mentre la sorella cattiva faccia carriera.
Quanti esempi, anche a livello locale !
L'uso della lingua è assolutamente personale e legittimo in tutte le situazioni , sia pubbliche che private , sia scritte che orali ; io penso che ciò non dovrebbe interessare, se non nel momento in cui tale uso ha conseguenze fauste od infauste nella vita collettiva.
Orbene, l'ipotesi che la capacità di espressione orale sia stata premiata con un buon voto a livello nazionale non mi fa nè caldo nè freddo : non sarà successo solo in quell'area ! Abbiamo dimenticato le difese commoventi della solitudine dei parlamentari cristiani, lontani da casa, e costretti a ricorrere alla compagnia di compiacenti maddalene ? E quanti gossip possiamo scambiarci su quello che succede nelle sinistre nostre case ? Secondo me corriamo sempre più spesso il rischio di isolare un fatto dall' altro , dimenticandoci di collegarli nel tempo per valutarne la ricorsività ( Monica, Carfagna, Mele, Adamo ed Eva...)e costruire un pensiero un pò meno corto. Ricordo ad esempio che una sinistra assessora comunale, in una riunione pubblica , minacciò ( o promise, non l'ho capito ) un collega di fargli un...compito orale, non ricordo bene per quale motivo: e se da un lato fu punita dalla "vecchietta" di turno , perchè poi fu allontanata dalla giunta ( e non certo per questa sua , lo ripeto, minacciata o promessa disinvoltura orale ) dall'altra , nel tempo, fu premiata con la nomina ad alte cariche provinciali , fino ad arrivare a dirigere un importante istituto di edilizia popolare .
Quello che mi preoccupa , oggi come oggi, non è certo il suo modo di esprimersi ; osservo piuttosto che fa parte di una famiglia di costruttori. Nomina legittima, per carità. Inopportuna ? Mah!
Guardiamo il dito, ossia la purezza della lingua, oppure la luna, ossia la tutela dell'interesse pubblico ?

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