venerdì 6 agosto 2010

A/polis. Presepe urbano, una sera

Immaginate un presepe, ma diverso dal solito : qui si vede una piazza gremita di giovani sfatti , che vorticano al suono di rimbombi ipnotici. ( è un modo di dire, perchè è ancora un qui ), si vedono lunghe facciate di finestre chiuse , dietro le quali si agitano gli asserragliati in casa , con le palle shakerate dai suddetti rimbombi. Qualcuno fa l'atto di telefonare ai vigili urbani per sollecitare il controllo dei decibel e risalire ai responsabili del non richiesto trattamento d'urto per coronarie .Più in ancora , ma non tanto, si vede una chiesa affollata di spettatori per un concerto d'organo : Gianluca Capuano, l'organista, è bravissimo, ma nell'intervallo i curatori della serata infliggono al pubblico un lungo fuori programma , per definire incompetente il costruttore dell'organo ( commissionato nel 1975 ) . Fuori dalla chiesa si agita un gruppo di giovani - cappellino da Qui Quo Qua e pantaloni / pannolone - reduci dal birraiolo contiguo, che disquisiscono di una partita sezionandola ad altissima e turpiloquente voce. Nelle vicinanze si distingue un ristorante di pregio, con tavoli all'aperto cui sono seduti alcuni clienti , stupefatti per le abbondanti e inconciliabili sonorità che li circondano : a due passi è aperto anche un bar di tendenza , con fighetti in occhialini da sole notturno, assai tripudianti per eccesso di contributo alcoolico . Son pochi metri in tutto , eppure ognuno sembra vivere, anzi vive, strettamente ripiegato sul proprio momentaneo interesse particulare , senza alzare lo sguardo sul " vicino" : altro che " polis", questa è una "non -polis " , una a-polis che si riproduce sera dopo sera, giorno dopo giorno, in una assenza di reciprocità di diritti e di doveri. Rovereto turistica, Rovereto dei musei, Rovereto dell'impresa? No, prima va ricostruita la Rovereto - polis! E non sarà facile, dato che sui tetti delle case di questo presepe urbano è piantato un cartiglio : non vi si legge il tradizionale appello alla pace ed alla buona volontà, ma un esplicito " fuck! " Che cazzo vuoi ?

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