martedì 31 agosto 2010

H&M ( e non è il negozio di abbigliamento )

Handicap e Marocco.
Affacciata per un momento sulla via in cui abito , assisto ad una scena che si imprime nella mente e nella coscienza : sta passando una giovane mamma marocchina con tre bambini di diverse età; cammina in fretta con un'amica italiana. Il bambino più grande è stanco, fa i capricci : cerca di attirare l'attenzione della madre tirandola per un braccio. Tutto ad un tratto la giovane si rivolta, gli assesta uno schiaffo e lo aggredisce gridandogli :" Handicappato ! Handicappato ! "Il bambino piange. Ecco, il " già diverso" ha trovato un modo efficace per umiliare un bambino , dandogli dell'" ancora più diverso".
Per reazione, ho deciso che, alla ripresa della scuola, metterò a disposizione due ore del mio tempo per aprire un " pronto soccorso linguistico" aperto alle madri degli alunni extracomunitari , per dare loro parole e significati e non dipendere sempre dai mediatori culturali o dai mariti . ( c'è una bellissima sequenza in proposito nel film " La classe ".
Temo però che la giovane di cui sto scrivendo conoscesse benissimo il significato del termine " handicappato"...

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