mercoledì 1 settembre 2010

la misura dei tappi

Dunque, dato il problema del chiasso ( anche musicale ) notturno che disturba i dormienti, la soluzione sta nell'infilare nei loro orecchi dei bei tappi di cera?
Lo sostiene un amministratore comunale di nuovissima nomina, proponendo la propria esperienza personale: in presenza di manifestazioni rumorose organizzate sotto casa sua, il politico raggiunge la pace infilando negli orecchi i tappi di cera. E, in un'intervista, lo consiglia a tutti.
Certo, può essere un buon rimedio. Magari gli organizzatori, pubblici o privati, di estasi serali o notturne potrebbero fornirme gratis un certo quantitativo ai residenti, azzerandone in questo modo l'impazienza acustica.
Ma può davvero essere affrontato solo in questo modo il problema della convivenza tra suoni che diventano molesti per volume ed altezza, e residenti costretti per ore ad accoglierli ?( è vero che c'è musica e musica; ma tutti sappiamo come risuona l'acid !)
Proviamo a ragionare : chi abita nelle case d'affaccio sulle manifestazioni ? Un anziano. Magari sordo, ed allora non servono i tappi. Ma magari ci sente benissimo ed ha la febbre. Una mamma ed un neonato. Magari insonnne di suo, il bimbo. O magari disturbato dalla intensità dei rimbombi. Un ammalato. Un lavoratore che deve alzarsi presto al mattino. Insomma, una umanità varia, ma non indistinta ed avviata all'etichetta " residenti intolleranti".
Può davvero essere l'esperienza personale la " misura" con cui pensare, da amministratori pubblici, una soluzione ai pubblici problemi ?
Non credo. Perchè è una misura fatalmente " corta", quella individuale. Non disegna le dimensioni di un problema collettivo, per cui la misura deve essere altrettanto collettiva, e dunque complessa, ossia capace di tenere dentro le differenze.
Non è facile amministrare la comunità, lo so bene : ma la " misura" va presa sul bisogno dell'altro, bisogno che va indagato a largo spettro, ed è una bella fatica. occorre distogliere lo sguardo dall'io e rivolgerlo al sè, alla terza persona.
Si può imparare ? Ne sono sicura, se c'è abbastanza modestia .
Leggere " Il potere" di Hillmann...

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