martedì 1 luglio 2008

rose, spine e mosche ( cocchiere )

Pure questa mattina, ahimè, devo elogiare Silvio, perchè è evidente che, per farci perdere senso e significato in questo difficile inizio di secolo, ci ha fatti studiare a fondo dai suoi esperti. Perfino i suoi cuochi ed i suoi autisti hanno compreso quanto la nostra italica vista sia diventata corta, limitandosi ad osservare il dito che indica la luna ; quanto il nostro italico udito sia divenuto selettivo, limitandosi a " sentire" solo il consenso e non il dissenso; quanto sia divenuto scarso il nostro italico fiuto, che ci impedisce di " annusare" la puzza emanata da chi sta lavorando per il proprio interesse particulare , dimenticando l'interesse collettivo. Vista corta, udito scarso, naso chiuso...consiglierebbero il ricorso alla medicina del confronto, che però è più amara di quel che comunemente si crede. Perchè a volte squinterna le viscere, scuote le radici dei convincimenti, ti costringe a pensare che, se vuoi il dia/logo ( è una bellissima parola greca, vuol dire "pensare , ragionare, conversare attraverso gli altri ) devi accettare una posizione " simmetrica", cioè stare sullo stesso piano di un altro, dargli il medesimo valore, metterti perfino, udite udite, in discussione!
Chi è convinto di valere molto più degli altri ( per motivi di solito legati alla propria storia personale , soprattutto interiore , ed anche all'appartenenza a qualche gruppo politico, ecclesiastico, "demoplutomassonico") fa fatica, ed assume spesso l'atteggiamento di chi insegna, istruisce, bacchetta ( od elogia ), condanna e punisce un " inferiore".
Escono dunque articoli, pubblicati dai quotidiani in cerca di quadratura dei cerchi e delle botti, dove Franchi Visitatori mettono finalmente le cose a posto : sempre a posteriori, e spesso con molte imprecisioni, tanto l'importante è sembrare informati ed indurre fiducia in chi imprudentemente legge senza indossare prima l'elmo difensivo della indipendenza di pensiero.
Così apprendiamo , a propisto della scotante question della scuola musicale, che la giunta è buona e giusta, come sono buoni e giusti i suoi progetti: i cittadini che ne dubitano sono male informati, anzi sono malevolmente informati.
Ma c'è da credere ad un Franco Visitatore che usa i riferimenti di leggi facendo una gran confusione e dimostrando così di aver accettato di fare la mosca cocchiera al carro giuntale senza approfondire dove questo voglia andare a parare ?
Il riferimento di questo post è una lettera ed un articolo ripreso dai quotidiani di due giorni fa...Caccia al ladro per scoprirli!
Che ne dite ?
Dedichiamo all'autrice ed ai suoi compagni/scompagni un'altra delle favole di Trilussa, poichè " La mosca cocchiera "è fin troppo nota ?

Ma sì, dedichiamole "L'Azzione"

Un Somarello, appena ch'ebbe visto
che in testa d'un corteo c'era un Cavallo,
fece succedere un mezzo acciaccapisto :
perchè, co' la speranza d'arrivallo,
scanzò la folla e ruppe li cordoni
a furia de zampate e de spintoni.

La gente protestò : - Che modo è questo
de fasse avanti ?Brutto prepotente !
Co' 'sti sistemi,sfido ! Se fa presto....-
Er Somaro rispose : - Certamente :
io m'aiuto a la mejo, mica è vero
che me posso fa' largo cor Pensiero....





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