domenica 12 settembre 2010

gesti antichi

Mio padre che schiaccia il tubo del dentrifricio per farne uscire anche l'ultimo serpentello di pasta. Che scuote la confezione del caffè perchè ne escano anche gli ultimi grani, che poi macinerà. Che raccoglie dal sacchetto anche l'ultimo chicco di riso per versarlo in pentola. Che, al mattino, prepara sulla cucina economica il caffè d'orzo , mescola e rimescola il liquido profumato mentre sui cerchi della cucina, alimentata a legna, abbrustolisce le fette del " pane vecchio". Che passa sulle mani la metà di un limone spremuto, perchè sbianca la pelle. Che si lava la faccia con l'acqua fredda, perchè così la pelle rimane giovane a lungo. Che va a prendere una damigiana di vino dal contadino e la legna dall'amico boscaiolo. In cantina mette il vino nelle bottiglie con la " ladra", un tubo sottile ; e ci arruola per scaricare la legna, portata con un furgoncino nel cortile di casa, ed accatastarla . E che paura quando in mezzo alle " zocche" troviamo uno scorpione !
Osserviamo " da sotto in su"i gesti del babbo: siamo ancora piccoli, e stiamo imparando a vivere. Quanto sono preziosi anche adesso un chicco, un grano, una buccia . ..

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