domenica 12 settembre 2010

BRICconcello

Diventata ahimè per necessità donna capace di tinteggiare pareti, sostituire lampadine, usare chiodi e martello ma anche strumenti più evoluti, voglio sostituire un...copriwater. Prendo le misure e vado al Brico della mia città. Atmosfera depressa, nel negozio : cassiera immusonita, commessi sfuggenti. Ipotizzo che abbiano problemi di lavoro, non sarebbe poi così strano, dati i tempi. Tra gli scaffali del salone si aggira anche un giovanotto azzimato, con una targhetta " Brico"sul petto : mi rivolgo a lui per chiedergli assistenza , le proposte di acquisto sono infatti varie ed eventuali per prezzo e materiale. Mi risponde bofonchiando e sparisce. Faccio il pensiero che, essendo donna non assistita da un compagno BRICcone, sono un soggetto alieno: forse dovrei stare al supermercato attiguo a scegliere la verdura ? Cerco di fare da sola : ma mi è difficile leggere, sulle confezioni dell'oggetto che mi interessa e che sono esposte in alto sugli scaffali, le misure che mi occorrono. C'è una scaletta appoggiata allo scaffale, ci salgo sopra? Si avvicina , severa severa, una commessa : no, non posso salirci sopra io. Mi sforzo di essere gentile e le chiedo come diavolo allora posso leggere le misure ! Con l'aria di chi ascende al patibolo sale lei sulla scaletta , e finalmente me le detta !Arrivata alla cassa, scopro che il giovanotto scostante è il vicedirettore e che sta accompagnando, arzillo arzillo, un amico che ha acquistato, con la sua assistenza, quel che mi sembra un pezzo di legno. Gli prometto interessamento sul blog, lui mi dice gentile di tenere lo scontrino, se casomai le misure del copriw non fossero quelle giuste...( Peccato che sulla confezione ci sia scritto che, se dissigillata, la confezione te la devi tenere...)
p.s: l'ho montato, e va benissimo.

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